25 agosto 2021

Alla fine del silenzio di Charlotte Link

Ancora una volta Charlotte Link ambienta uno dei suoi romanzi nello Yorkshire, la regione protagonista di Cime tempestose.

Nel libro Alla fine del silenzio si ritrovano elementi del genere thriller e di quello rosa e la storia risulta molto avvincente e originale. Penso che sia uno dei più bei romanzi della scrittrice tedesca.


Alla fine del silenzio di Charlotte Link


Alla fine del silenzio

A Stanbury House, nello Yorkshire del Sud, da tanti anni tre coppie tedesche di amici trascorrono le loro vacanze.

Sembrerebbe la cornice perfetta dove passare giorni spensierati ma l'odio e il rancore covano sotto la cenere e una serie di efferati delitti mette la fine alla vita di molti di loro.

La storia è narrata da Jessica Wahlberg che ha sposato da poco Alexander e si ritrova per la prima volta in vacanza col gruppo di amici del marito. Assieme a loro c'è Ricarda, la figlia adolescente che lui ha avuto dalla prima moglie, che odia Jessica e sta il meno possibile in casa preferendo la compagnia di un ragazzo.

Le altre coppie sono formate da Patricia, la proprietaria della casa, e dal marito Leon che hanno due figlie appassionate di equitazione. La loro sembra una coppia perfetta.

L'altra coppia è formata dallo psicologo Tim e dalla moglie Evelin che ha problemi di peso e viene spesso derisa per la sua goffaggine.

Un giorno si presenta alla porta il quarantenne Phillip Bowen che afferma di essere il figlio illegittimo del nonno di Patricia pretendendo una parte dell'eredità.

Alla fine del silenzio è un buon thriller psicologico e risulta difficile capire chi sia il colpevole dei delitti, sebbene alcuni indizi porterebbero a una facile soluzione.

Jessica è quella più equilibrata del gruppo e per questo vuole capire quale segreto nascondesse suo marito. L'uomo la notte faceva brutti sogni ma non le aveva mai rivelato una terribile storia che lo ha unito agli amici in un triste destino.

Un altro personaggio interessante è Phillip che pensa di trovare un senso alla propria vita riuscendo a dimostrare che Kevin McGowan fosse suo padre. L'uomo per alcuni aspetti sembra una brava persona ma non mi è piaciuto come tratta Geraldine, una bellissima ragazza che è innamorata di lui e spera che la sposi. Possibile che le belle donne debbano sempre cercare un uomo per sentirsi appagate? I romanzi rosa non mi piacciono proprio perché sembra che vivere da soli non possa essere la scelta giusta da fare ma che sia meglio accettare dei compromessi.

Patricia appare una donna dominatrice, perfettina e insopportabile. Una vacanza in quella casa di campagna stando sempre tutti assieme a me parrebbe un incubo. Chi ama essere indipendente e libero non può capire chi desidera condividere sempre tutto con gli amici, senza mai desiderare di far altro.

Tim è un altro personaggio odioso che, come si vedrà alla fine, è il vero responsabile dell'acredine cresciuta nel gruppo per la sua mania di manipolare la gente credendosi un guru.

L'ambientazione nelle splendide campagne inglesi è uno dei punti di forza dei romanzi della Link che, come La casa delle sorelle, raccontano sempre storie verosimili con personaggi nei quali è facile immedesimarsi.

Jessica dice di se stessa:

Mi chiedo se una persona che, come me, sente così forte il bisogno di camminare non sia in qualche modo malata.

Lei la mattina si alza presto e va a camminare e capisco bene questo suo desiderio perché stare in mezzo alla natura è una delle cose più belle.

Phillip, che possiamo considerare un suo nuovo amico, la rassicura:

È il suo modo di fare chiarezza nella sua vita. Ognuno di noi ha il proprio meccanismo. Con il suo, per lo meno, non fa male a nessuno.

Camminare dà modo di riflettere e di immergersi nei propri pensieri. Stare da soli per molte persone è proprio l'occasione per capire cosa desiderano e la Link in questo romanzo è stata brava a raccontare i risvolti psicologici dei personaggi che rendono la trama avvincente.

Titolo: Alla fine del silenzio (Am Ende des Schweigens)
Autore: Charlotte Link
Anno: 2003
Editore: Corbaccio
Pagine: 522

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