20 agosto 2021

A passo d'uomo: il giro del mondo di Miraglio

Il mio amore per la lettura e per i viaggi mi portano a leggere libri che raccontano le esperienze di persone che hanno passato mesi e anni in giro per il mondo.

A passo d'uomo. Giro del mondo a piedi di Mattia Miraglio racconta la prima parte del suo viaggio iniziato ufficialmente il 19 aprile 2014 e che lo ha portato sino in Australia.

Leggere i racconti di viaggio fa sognare i luoghi menzionati e invoglia a partire.


A passo d'uomo: il giro del mondo Mattia Miraglio


A passo d'uomo. Il giro del mondo di Miraglio

Mattia Miraglio, stanco della solita vita, decide di partire per compiere il giro del mondo a piedi utilizzando invece che uno zaino un passeggino da jogging che può contenere 45 Kg, ma anche più.

Così parte da Savigliano, un paese del cuneese, con l'attrezzatura indispensabile per essere autosufficienti: fornello per cucinare, pentolame, tenda, sacco a pelo, abbigliamento per diverse condizioni meteo.

Per prepararsi a questa avventura ha messo da parte un po' di soldi e ha cercato alcuni sponsor.

In questo viaggio si dirige verso la Slovenia per attraversare i Balcani e arrivare in Turchia, Georgia, India, Nepal, Thailandia, Malesia, Indonesia e Australia.

La prima parte del viaggio è relativamente semplice e, come aveva scritto Diana Barbieri nel suo libro Viaggio a ogni costo, in questi Paesi molti viaggiano spostandosi a piedi, utilizzando il couchsurfing e alloggiando in ostelli per spendere poco.

Il viaggio di Mattia, soprannominato Mitra, è abbastanza insolito perché di solito i viaggiatori usano uno zaino e non un carretto. Questo modi di viaggiare ha pro e contro: può trasportare tante cose però devo usare strade e non sentieri e in mezzo al traffico trova difficoltà.

Non voglio svelare nulla ma lungo il cammino incontrerà un altro viaggiatore come lui!

Il libro è ben scritto è corredato da molte fotografie che però sul mio kindle in bianco e nero non rendono bene la bellezza dei luoghi. In ogni fotografia è sempre sorridente eppure il suo viaggio non è stato facile: difficoltà ad avere il visto per alcuni Paesi, incontri con rapinatori e persone che si volevano approfittare di lui.

Le brutte esperienze vissute sono molto poche rispetto a quelle positive che ha avuto ovunque con popoli che si sono rivelati molto ospitali e curiosi di conoscere la sua storia.

Arrivata alla fine del libro, dopo che ha attraversato il duro outback australiano, mi è rimasta la curiosità di conoscere come sia proseguito il suo viaggio perché per motivi familiari è dovuto rientrare in Italia ma so che è riuscito a completare la sua impresa.

Il libro racconta il viaggio di 19 mesi compiuto quasi esclusivamente a piedi, tranne un paio di tratte i aereo per impossibilità oggettiva: dall'Iran a New Delhi, da Kathmandu a Bangkok e da Bali a Darwin.

Riporto alcune sue considerazioni che sono comuni a molti viaggiatori e che condivido appieno:

rifletto sulla marea di turisti che ho visto oggi.[...] Non provano il cibo locale solo per paura di un mal di pancia.[...] Mi chiedo che senso abbia un turismo consumistico, dove si saltella da un luogo famoso all'altro, solo per dire di "esserci stati".

Pure io quando viaggio in luoghi lontani cerco di visitare i posti più famosi ma se sono troppo affollati cerco altro e soprattutto voglio provare il cibo locale che spesso mi piace di più di quello italiano, visto che sono vegana.

Un po' come aveva fatto Filippo Graglia in All'orizzonte un toubabou non nasconde le difficoltà oggettive di un viaggio di questo genere: trovare sempre acqua potabile, posti dove lavarsi e lavare gli abiti, possibili malattie e lontananza dalla famiglia.

Chi decide di compiere un viaggio di questo tipo deve valutare tutti gli aspetti e mettere tra le cose positive la possibilità di conoscere altri viaggiatori ed entrare a contatto coi popoli, vedere come da un Paese all'altro cambino usanze e fisionomie.

Sono sempre più convinta che bisogna vivere appieno la propria vita facendo ciò che ci rende felici, senza essere conformisti, perché abbiamo pochi anni nei quali realizzare i nostri sogni.


Titolo: A passo d'uomo. Giro del mondo a piedi
Autore: Mattia Miraglio
Anno: 2016
Editore: L'Artistica Editrice
Pagine: 200

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