28 giugno 2024

Il gigante con il violino

Il gigante con il violino è il quarto romanzo di Rebecca Quasi che leggo in poco tempo incuriosita dal titolo e dalle recensioni entusiaste.

In precedenza avevo apprezzato Miss Foley e il Dottor Ballard, meno altri libri e questo si colloca tra quelli che non ho trovato di mio gradimento.

Nella recensione spiego le ragioni, ma posso pensare che altri lettori lo trovino interessante.


Il gigante con il violino recensione


Il gigante con il violino: la recensione

Diego Suarez è un ragazzino che finisce spesso in ospedale visto che la madre, tossicodipendente e prostituta, e il violento padre lo trascurano.

Un giorno al pronto soccorso viene curato dalla dottoressa Maddalena Maschieri che capisce di trovarsi davanti a un bambino non intaccato dal degrado dell'ambiente nel quale vive.

La donna ottiene il suo affidamento e quando sposa il poliziotto Giovanni Dalfiume possono adottarlo per la felicità di Diego che trova in loro la famiglia dei suoi sogni.

La coppia ha altri due figli e Diego instaura un rapporto speciale con la sorellastra Elena che in età adolescenziale gli rivela di amarlo.

Diego, che nell'aspetto fisico assomiglia al vero padre, diventa violinista e tiene concerti in giro per il mondo che lo fanno stare lontano per mesi.

Quando torna a casa scopre che Elena fa la poliziotta e teme per la sua incolumità visto che la considera sempre una bambina. La ragazza, ancora una volta, lo solletica facendogli capire che lo ama sempre e che sa di essere ricambiata sebbene lui non voglia ammetterlo.

Diego, come aveva fatto Maddalena con lui, si ritrova a chiedere l'affido della piccola Isobel rimasta orfana. Perciò lui ed Elena iniziano a convivere come fratello e sorella per il bene della piccola.

Questo farà capire a Diego che non c'è nulla di male nell'amare Elena che non è una sorella di sangue, oppure tra loro continuerà la relazione platonica?


Il gigante con il violino, che si trova in vendita online, delude per la storia inverosimile con il racconto di un amore quasi incestuoso. Sebbene Elena e Diego non siano fratelli di sangue, essendo cresciuti assieme è come se lo fossero, e perciò non sembra plausibile questo loro amore travolgente.

Elena fa proposte al limite del volgare che non fanno sognare una bella storia romantica, ma piuttosto di solo sesso.

Anche le parole che Diego rivolge a lei non sono molto carine quando nomina la sua precedente professione di anatomopatologo, la stessa di Kay Scarpetta:

Devi tornare a sbudellare i morti

Mi sembra che l'autrice voglia usare un linguaggio semplice con espressioni non particolarmente piacevoli né tantomeno erudite.

Anche l'amore tra Maddalena e Giovanni viene descritto come basato sul sesso e mi chiedo se davvero a nessuno importi più di sognare per un amore che nasce dal cuore.

Si può comprendere come Diego possa essere felice di lasciare la sua vera famiglia che non lo accudiva, ma la storia di Isobel è illogica perché non rimane per nulla turbata dalla morte della madre, mentre è al settimo cielo per la possibilità di vivere con il violinista dal fisico portentoso.

Nel libro della Quasi tutto è prevedibile e viene presentata una famiglia allargata nella quale i rapporti tra i vari componenti sono sempre idilliaci, mentre in realtà raramente è così. Sembra che abbia voluto narrare una storia con tematiche moderne per venire incontro a lettori non troppo esigenti.

Titolo: Il gigante con il violino
Autore: Rebecca Quasi
Anno: 2018
Editore: Rebecca Quasi
Pagine: 458

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