Il titolo di questo saggio mi ha fatto pregustare un'appassionante racconto sui viaggi, che sono la mia passione, invece Donne in viaggio: Storie e itinerari di emancipazione si è rivelato abbastanza deludente per la frammentarietà dei capitoli.
Leggendolo dopo Il divano di Istanbul, un romanzo storico davvero coinvolgente per la bravura dell'autore, non ho potuto fare a meno di paragonare i due scritti e questo fa comprendere come l'argomento non sia tutto ma sia necessario qualcosa in più per rendere una storia appassionante.
Lucie Azema è una giornalista, che ha viaggiato in più di un centinaio di paesi e vissuto in diverse nazioni, e questo è il suo primo libro pubblicato in Francia nel 2021.
Donne in viaggio: Storie e itinerari di emancipazione (Numeri primi)
Lucie Azema s'ispira alle storie vere di donne della letteratura e alla propria esperienza personale per raccontare il mondo dei viaggi per secoli appannaggio degli uomini.
Lo stesso Ulisse vagava per i mari mentre Penelope lo attendeva a casa.
Ancora oggi se una donna viaggia da sola viene vista male, eppure il viaggio è un simbolo di libertà.
hanno provato non solo a essere libere di viaggiare, ma anche libere per viaggiare.
Nei secoli molte donne hanno sfidato il perbenismo della società per girare il mondo, sebbene alcuni posti siano stati a loro preclusi.
Un po' come Le ragazze in camice bianco, che sono state le pioniere della professione medica, molte donne hanno viaggiato, a volte travestendosi da uomini, per poter fare quello che per gli uomini era normale.
Gli uomini viaggiatori sono sempre stati visti come avventurieri, esploratori, mentre le donne con l'accezione del termine avventuriera come donna di facili costumi.
Ancora oggi le donne hanno una certa ritrosia nel viaggiare per il timore di subire molestie e discriminazioni, in parte questo è dovuto al retaggio culturale della società patriarcale che le vuole relegare al ruolo di compagnia di un uomo e alla cura dei figli e della casa.
Ovviamente, le viaggiatrici sanno che la prudenza è necessaria, ma non può esserci una paura insita nel viaggiare da soli, anche dall'altra parte del mondo, tanto più che molte nostre città posso essere molto più pericolose.
Il libro della Azema racconta la storia di molte donne che hanno compiuto grandi imprese come il giro del mondo di Nellie Bly, sulle orme del protagonista del romanzo di Jules Verne, divenendo un esempio di emancipazione femminile.
Molte delle donne che viaggiavano tenevano diari per raccontare ciò che vedevano e i loro racconti sono ben diversi da quelli degli uomini che raccontavano avventure mai avute o abbellivano ciò che vedevano.
Gli uomini hanno sempre narrato i loro amori, le donne hanno dimostrato le loro virtù e la loro intelligenza.
Karen Blixen, ad esempio, avrebbe preferito la morte a un'esistenza borghese mentre Alexandra David-Néel diceva:
Se devo morire, preferisco che accada su una strada da qualche parte in mezzo alla steppa [...] la soddisfazione di aver realizzato ciò che desideravo
Il romanzo Donne in viaggio, che si può scaricare da Amazon, fa riflettere su cosa significhi il viaggiare per le donne, ma non ho apprezzato il modo di scrivere dell'autrice che salta da un argomento all'altro citando più volte le stesse persone senza dare una continuità al racconto.
Come l'autrice penso che viaggio e lettura siano due attività intrinseche, infatti, non parto mai senza avere con me qualcosa da leggere.
Ritengo anche che la vita debba alternare momenti di routine ai viaggi per avere sempre quel pizzico di novità ogni volta che si parte, altrimenti il viaggio stesso diventerebbe un'abitudine.
Titolo: Donne in viaggio: Storie e itinerari di emancipazione (Numeri primi)( Les femmes aussi sont du voyage. L'émancipation par le départ)Autore: Lucie Azema
Anno: 2021
Editore: Tlon
Pagine: 209
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