17 febbraio 2021

Tempo di uccidere: il romanzo di Flaiano

Tempo di uccidere è l'unico romanzo scritto da Ennio Flaiano, ambientato durante la guerra d'Etiopia del 1935-36. Vinse il Premio Strega nel 1947.

Un libro introspettivo che racconta in maniera quasi onirica la guerra con tutte le sue crudeltà.

Tempo di uccidere: il romanzo di Flaiano


Tempo di uccidere di Flaiano

Il protagonista è un giovane tenente che ottiene una licenza per poter andare in città, scendendo dall'altopiano, per curarsi un dente. Durante il viaggio il camion esce di strada e, per non voler attendere un altro convoglio, prende una scorciatoia.

Incontra così una giovane etiope che si sta lavando nuda in una pozza e, attratto dalla sua bellezza, possiamo dire che la obblighi ad avere un rapporto sessuale. La donna è restia ma forse sa bene che non è possibile rifiutare qualcosa ai soldati invasori!

Eppure il giorno seguente sembra trattenerlo con lei. Durante la notte l'ufficiale viene spaventato dall'ombra di un animale e spara finendo per colpire di rimbalzo la ragazza all'addome.

Il soldato riesce a raggiungere la città e farsi curare ma sul suo corpo compaiono macchie e sulle mani delle piaghe, come quelle dei lebbrosi. Si convince di aver contratto l'inguaribile malattia dalla ragazza decidendo così di fuggire nuovamente sull'altopiano.

Qui incontra il vecchio Johannes che lo ospita in una capanna. L'uomo sente i rimorsi della coscienza per aver ucciso la ragazza e per aver tentato di uccidere altre persone che, secondo lui, potevano farlo arrestare.

Saranno per lui duri giorni in attesa forse della morte o forse di tornare in patria.

Ho trovato il romanzo molto bello sia per la sua ambientazione sia per l'analisi psicologica del protagonista le cui azioni non sembrano dettate dal buon senso.

Molti hanno visto in Tempo di uccidere una somiglianza con le opere esistenzialiste di Sartre e Camus.

L'uomo sembra vivere nel ricordo di una donna, forse la moglie, che lo aspetta a casa e dalla quale riceve molte lettere eppure la tradisce con un'etiope molto bella che, come il resto del suo popolo, vive nel presente senza tener conto del tempo che passa.

La cosa triste è vedere come i soldati siano abituati a prendere le donne che vogliono e come molte altre siano diventate prostitute per fare soldi e vivere in città e non nell'infuocato altopiano.

Vengono raccontati anche traffici di merce che fanno arricchire alcuni che approfittano del loro ruolo, cosa davvero deprecabile ma sappiamo che accade in ogni guerra.

Il protagonista è un uomo che ha vissuto laggiù per un lungo periodo e che desidera tornare a casa ma, allo stesso tempo, rimane in quel luogo forse perché qualcosa lo affascina o perché deve trovare la pace dentro di sé. 

Nel villaggio indigeno, dove è difficile sopravvivere e procurarsi il cibo, egli sembra un giorno aspettare la morte, il giorno dopo invece fuggire, il giorno successivo temere di essere arrestato e quello ancora dopo temere di essere ucciso da Johannes. La sua mente non è più lucida, la malattia che è convinto di avere lo sta portando all'esasperazione e sta fuggendo da tutti e da se stesso.

Tempo di uccidere è un romanzo che consiglio di leggere perché originale e perché racconta le paure di un uomo di fronte non solo alla morte ma alla vita stessa.

Titolo: Tempo di uccidere
Autore: Ennio Flaiano
Anno:1947
Editore: BUR
Pagine: 275

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