12 luglio 2019

Il romanzo esistenzialista di Camus: Lo straniero

Lo straniero è un romanzo esistenzialista dello scrittore francese premio Nobel Albert Camus che nonostante le sue opere affrontino tale tematica non si definì mai un autore esistenzialista.

Il breve romanzo è scritto in prima persona dal protagonista, ovvero un impiegato di origini francesi che vive nell'afosa città di Algeri.

L'opera è stata portata sul grande schermo più volte, la prima dal grande Luchino Visconti.

Il romanzo esistenzialista di Camus: Lo straniero


Lo straniero di Camus


Meursault, il protagonista di Lo straniero, è un giovane piuttosto solitario che dimostra la sua indifferenza a tutto anche durante la veglia funebre della madre, della quale non ricorda neppure l'età, nell'ospizio di Marengo.
Il giorno successivo al funerale inizia una storia con Maria e dopo poco tempo, senza apparente motivo, uccide un arabo che aveva dei dissapori con il suo amico Raimondo.
Nella seconda parte del racconto si assiste alle varie fasi del processo e al verdetto finale.

La storia devo dire che non mi ha appassionato molto, forse per il carattere del protagonista che sembra attendere gli eventi e non desiderare nulla di nuovo.

Camus, scrittore esistenzialista, ha scritto un libro nel quale si vede un uomo vivere nell'apatia senza riuscire a provare emozioni ma, leggendo la storia, non sono riuscita a capire perché sia così e se in passato fosse diverso.
Proprio la sua mancanza di sentimenti e di rimorso e la sua indifferenza sono per gli altri una grave colpa più del gesto folle di uccidere un uomo senza ragione.
Lui giustifica con se stesso l'incidente dando colpa al caldo e al sole cocente, insomma a un destino ineluttabile.
Gli altri vorrebbero un suo pentimento per poterlo riabilitare ma Meursault continua a vivere, giorno dopo giorno, come se tutto gli fosse estraneo e lui stesso fosse estraneo agli avvenimenti.
Forse il titolo vuole richiamare al sentimento di estraneità che lui prova di fronte a tutto, insomma si sente straniero per gli altri, cioè non capito, diverso, lontano.

Nonostante conduca prima dell'incidente una vita apatica e monotona è capace anche di pensieri profondi, seppure pessimisti, come quelli riguardo al matrimonio:
si finisce per farci l’abitudine
ma sarebbe disposto a sposarsi, anche se non ama la sua Maria.

Molto pessimisti sono i suoi pensieri sull'esistenza:
Non si cambia mai la vita
perché ritiene che nonostante possano accadere molte cose alla fine tutto rimane come prima.

In carcere, invece, i suoi pensieri sono indirizzati anche alla morte:
Siamo tutti condannati a morte
dice perché la morte, in un modo o nell'altro, arriva per tutti e per questo non teme che per lui possa arrivare presto.

Una nota di positività può essere letta in questa frase:
non si è mai completamente infelici
Ogni persona può trovare qualcosa di buono anche nelle cose più brutte, se ha un po' di ottimismo e speranza.

Per certi versi mi ha ricordato gli epitaffi dell'Antologia di Spoon River con personaggi che spesso non avevano il coraggio di cambiare vita e tiravano avanti senza cercare di renderla migliore.

Lo straniero è un libro scorrevole e ben scritto che mi ha portato a fare riflessioni su quello che la gente vede in noi dall'esterno giudicando i nostri comportamenti. In definitiva però non è mi è piaciuto per il suo antipatico protagonista all'apparenza insensibile.

Titolo: Lo straniero (L'Éstranger)
Autore: Albert Camus
Anno: 1942
Editore: Bompiani
Pagine: 128

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