12 febbraio 2021

Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici

In questo ultimo periodo il mio desiderio di conoscere nuovi posti mi ha portato a leggere diversi libri di viaggio come Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici di Eleonora Sacco.

Da diversi anni la seguo sul suo blog Pain de Route e sui social e mi è sempre piaciuto il suo modo di raccontare i viaggi che vive in maniera molto differente da me.

Lei s'immerge nella cultura locale e spesso fa couchsurfing per entrare a stretto contatto con la popolazione.

recensione Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici


Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici

Il libro Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici è una serie di racconti dei viaggi che l'autrice ha compiuto nei Paesi dell'Est Europa sino a spingersi all'estreme propaggini della Siberia, attraversata sulla Transiberiana.

Ogni parola che dà il titolo a un capitolo è l'opportunità per raccontare un aneddoto e una piccola parte dei bellissimi viaggi che ha compiuto, da sola o coi suoi amici, con budget limitati dormendo tante volte in tenda.

Seguendola sui social già conoscevo alcune storie che qui sono raccontate più nel dettaglio. Si vivono con lei le emozioni degli incontri e, per fortuna, solo pochi momenti di paura.

Uno dei racconti più belli è quello della valle di Wakhan dove la gente vive senza acqua corrente, senza un bagno degno di questo nome o riscaldamento ma che ogni giorno si destreggiano con quattro o cinque lingue differenti.

Nessuno lascia la valle se non per motivi davvero importanti. È un piccolo paradiso autosufficiente, abitato da persone con una cultura profonda e gioiose di condividerla.

Eleonora è una linguista e perciò nel libro si apprende l'etimologia di alcune parole che hanno radici comuni con lingue lontanissime tra loro, ma se volete approfondire consiglio di seguire le sue stories su Instagram.

Un viaggiatore selvatico impara sempre qualche parola della lingua locale.

Ha perfettamente ragione e lo dico io che sono negata con l'apprendimento delle lingue ma cerco di sforzarmi.

Mi ha stupito come abbia raccontato l' isola di Sachalin, che sia cambiata negli ultimi anni? Ricordo l'ex colonia penale russa raccontata in maniera molto differente sui libri di Terzani.

I condomini sovietici sono ristrutturati e le sembra di essere nel centro di Zurigo.

Non entro nel dettaglio di ciò che narra perché non si possono riassumere i suoi racconti sulle tradizioni, sul cibo e sull'accoglienza. Apprezzo molto il rispetto che mostra verso le altre culture, si capisce come voglia comprenderle senza mai giudicarle.

Non sono mai stata nei luoghi che racconta ma qualcuno è già in lista, prima su tutte la Georgia ma anche Sarajevo, una città che lei ama in maniera particolare, dove è ritornata per ritrovare una casa. Questo racconto è uno dei più belli.

Titolo: Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici
Autore: Eleonora Sacco
Anno: 2020
Editore: Enrico Damiani Editore
Pagine: 212

Nessun commento:

Posta un commento

Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.