18 dicembre 2020

Venuto al mondo: il romanzo della Mazzantini

Trovo che Margaret Mazzantini scriva storie molto avvincenti usando un linguaggio fatto di brevi frasi che descrivono luoghi e stati d'animo in maniera unica.

Non credo che sia facile raccontare una storia senza svelare tutti i particolari sino alla fine e senza che l'attenzione del lettore scemi ma al contrario lo faccia restare incollato alle dalle pagine del libro.

Sapevo in linea di massima la trama del romanzo Venuto al mondo ma non tutti i dettagli.

Venuto al mondo: il romanzo della Mazzantini


Venuto al mondo: la recensione del libro

Volutamente ho evitato di leggere tutta la trama di Venuto al mondo per non rovinarmi la lettura, e così mi sono trovata di fronte a una storia bellissima e, allo stesso terribile, che, seppure sia frutto della fantasia, sembra verosimile.

Racconta l'atrocità della guerra a Sarajevo, che a noi sembra lontana seppure siano passati meno di una ventina d'anni, e il risultato è un libro straordinariamente emozionante e coinvolgente.

La voce narrante è quella di Gemma, una donna di una cinquantina d'anni che torna col figlio Pietro a Sarajevo in occasione di una mostra di fotografie nella quale saranno esposte anche quelle di Diego, il marito morto là e il grande amore della sua vita.

Il racconto prosegue su due piani, da una parte viene raccontata la Sarajevo di oggi e dall'altra, attraverso flashback, Gemma rivive tutta la storia partendo dall'incontro con Gojco. La giovane italiana conoscerà poi il genovese Diego mentre era là per studiare e si stavano svolgevano le Olimpiadi invernali del 1984.

La trama è piuttosto sfaccettata e racconta il grande amore tra Gemma e Diego, più giovane di lei, il loro desiderio di avere figli e la ricerca disperata di una madre surrogata, lo scoppio di una guerra assurda nella quale combattevano tutti contro tutti. Si conclude con le rivelazioni che rispondono alle domande che ci facciamo durante la lettura.

Fin dall'inizio sappiamo che Diego è morto ma non in quali circostanze e neppure perché si trovava a Sarajevo e neppure come Gemma abbia conosciuto l'attuale marito Giuliano o perché il poeta Gojco alla fine si sia unito ai combattenti.

La storia è molto bella perché ricca di sentimenti e l'amore tra Gemma e Diego sembra quello che tutti auspichino di trovare. Sono una coppia che si completa e affiatata, eppure s'insinua il dubbio che non sia così. Gemma è il personaggio centrale del racconto, una donna che passati i trent'anni desidera avere un figlio e, non riuscendo a concepire, sente di essere incompleta e prova quasi astio per le altre madri perché lei è stata privata della gioia di avere un discendente. Leggendo Venuto al mondo si vive con lei il lungo calvario fatto di tentativi di fecondazione assistita sperando che tutto vada per il meglio, in fondo sappiamo che alla fine un figlio lo ha avuto!

Lei è una donna volitiva, ma fragile, che ha saputo capire il suo uomo e lasciarlo andare quando lui lo ha desiderato, forse che l'amore per un figlio sia più grande di quello per il proprio compagno? Non si può negare che possa suscitare anche antipatia per l'astio che prova per le altre donne o perché sembra troppo calcolatrice ed egoista. Eppure è anche altruista quando parte con l'enorme valigia per una Sarajevo assediata per portare tutto quello che può a quelle persone in difficoltà.

Diego all'inizio non mi era molto simpatico perché viveva troppo alla giornata senza preoccuparsi del futuro, poi, vedendo la sua insoddisfazione nel fotografare pubblicità, si capisce come essere uno spirito libero renda più felici. Lui è un uomo molto altruista, ma anche troppo severo con se stesso, e questa sarà la cosa che lo porterà alla morte.

Gojco è un personaggio straordinario che all'inizio sembra uno dei tanti sbruffoni e intrallazzatori. Il suo cuore grande lo porterà ad aiutare tutti e, soprattutto, porterà noi lettori dentro la guerra. Lui è un vero amico, una persona che dice quello che pensa e sulla quale poter contare sempre.

Pietro è un ragazzo moderno di sedici anni che poco conosce di Sarajevo e di quella guerra, neppure vorrebbe andarci… il viaggio lo porterà a capire molte cose di se stesso e ad avvicinarsi alla madre.

Giuliano è il secondo marito di Gemma, una figura non molto presente nel racconto e proprio il loro incontro è la cosa che più mi ha lasciata perplessa perché l'ho trovato poco verosimile.

La protagonista vera della storia è però Sarajevo, ma potrebbe essere un'altra città devastata dalla guerra, nella quale un tempo le persone vivevano in armonia e ora sono sotto assedio. Dalle colline i cecchini sparano anche solo per divertimento, per vedere un bimbo piangere quando la madre viene uccisa o un invalido in sedia a rotelle senza più accompagnatore. Nel racconto sono narrate cose atroci come il fatto che qualche straniero, quindi europeo, pagasse per salire su quelle colline e poter sparare a un bersaglio umano, stanco dei poligoni di tiro.

Sembra strano sapere che i giornalisti neppure uscissero dall'albergo in cui alloggiavano per veder coi loro occhi quello che succedeva in città, giornalisti ben diversi da Oriana Fallaci o Tiziano Terzani che al contrario volevano essere al fronte per osservare ciò che succedeva.

Sarajevo è una città nella quale non ci sono più vetri alle finestre né alberi lungo i viali perché serve legna per riscaldarsi, nella quale le persone vendono tutto per far soldi, bruciano i mobili nella stufa e mangiano tutto ciò che sia commestibile. Eppure le persone mostrano ancor dignità e, soprattutto, la speranza che finisca presto tutto questo.

I tre anni di assedio e la guerra in tutta la ex Jugoslavia hanno visto svolgersi fatti atroci come la pulizia etnica, gli stupri di massa, i campi di concentramento e troviamo anche questo nel racconto, commovente e terribile in alcune parti.

Manca solo una risposta a una domanda: perché queste cose accadono?

Dal romanzo è stato tratto anche un film diretto da Castellitto con Penélope Cruz e Emile Hirsch nei ruoli di Gemma e Diego.

Titolo: Venuto al Mondo
Autore: Margaret Mazzantini
Anno: 2008
Editore: Mondadori
Pagine: 582

Nessun commento:

Posta un commento

Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.