20 novembre 2020

La bestia nel cuore: il romanzo della Comencini

Cristina Comencini ha scritto il romanzo La bestia nel cuore nel 2004 e l'anno successivo ha diretto l'omonimo film, candidato agli Oscar come miglior film straniero, che ritengo molto valido.

Entrambi sono meritevoli ma trovo che leggere una storia sia sempre il modo migliore per immedesimarsi nelle vicende.

Il libro tratta un argomento forte e usa un linguaggio a tratti crudo, ma molto realistico, necessario per narrare le vicende.

La bestia nel cuore: il romanzo della Comencini


La bestia nel cuore: il romanzo della Comencini

La protagonista del romanzo La bestia nel cuore è Sabina, una giovane donna molto bella che, dopo avere tentato la carriera di attrice, si ritrova a fare la doppiatrice di telefilm americani.

Sabina convive da tempo con Franco, un attore che aspira a ruoli importanti ma che alla fine si accontenta di una parte in un telefilm di successo.

La giovane donna è molto amica di Emilia, una ragazza diventata cieca a causa di una malattia e segretamente, ma non troppo, innamorata di lei e che vive quasi reclusa in casa tra tutte le cose sue che conosce molto bene.

Ad un certo punto Sabina inizia a fare strani sogni e sente che riguardano qualcosa avvenuto nella sua famiglia in passato. Perciò decide di andare a trovare il fratello, che insegna in una università americana ed è felicemente sposato.

I due parlano, come non facevano da tempo, e così vengono allo scoperto cose che i due fratelli hanno cercato di rimuovere e seppellire nel loro inconscio perché terribili e inconfessabili.

Ho trovato il libro di Cristina Comencini molto scorrevole, si legge velocemente anche se l’argomento non è certo dei più leggeri.

La tematica principale è quella degli abusi sessuali in famiglia ma non vengono raccontate situazioni esplicite ma solo visioni sfuggevoli, sensazioni e ansie.

Altri romanzi che raccontano storie di donne e che consiglio sono Dieci donne della Serrano e la trilogia Millenium.

Sembra strano che Sabina non ricordi nulla delle molestie ma è plausibile perché spesso le vittime vogliono dimenticare eventi traumatici. Lei assieme ai ricordi brutti ha dimenticato anche le cose belle. La vita in famiglia vissuta da bambina per lei è uno sfumato ricordo ma, ora che sta per diventare madre, vuole sapere tutto e sente che il fratello potrebbe aiutarla in questo.

Sabina ricorda solo una madre e un padre molto impegnati nel loro lavoro di professori. Proprio l'uomo era quello più intransigente e severo nell'educazione dei figli.

Gli abusi non avvengono solo nelle classi sociali più basse ma sono una piaga da estirpare e non si può giustificare in alcun modo una madre che sa e tace. Perché? Per tenersi un uomo che fa cose mostruose, per paura di restare sola? Non ci possono essere giustificazioni perché i figli sono rimasti traumatizzati e non supereranno mai la cosa.

Oltre che della pedofilia, nel libro si parla di amicizia e amore. Sabina ed Emilia sono l'esempio di due ragazze cresciute assieme e rimaste amiche. Ho trovato un po' troppo forzato il fatto che nasca una storia tra Emilia e la collega di Sabina, perché non credo che a cinquant'anni, all'improvviso, ci si senta attratti da persone dello stesso sesso. Può essere che l’autrice abbia usato questo espediente per parlare di amore, relazioni finite male e tradimenti.

Il tradimento come quello di Franco che, lasciato solo a Roma, non può evitare di fare sesso con una collega più giovane. Questa è una cosa scontata come prevedibile è il fatto che egli neghi sempre l'evidenza,

La Comencini, attraverso le parole dei protagonisti, parla anche della crisi del cinema italiano e del successo crescente di serial e telefilm, spesso di bassa qualità, che piacciono a un pubblico non più attento al reale valore di ciò che guarda.

Mi è piaciuto anche il fatto che più volte sottolinei come si debba studiare non per fare uno specifico lavoro ma per diventare quello che si è. Un titolo di studio è qualcosa di relativo, la cosa importante è imparare a ragionare con la propria testa e non seguire gli altri.


Titolo: La bestia nel cuore
Autore: Cristina Comencini
Anno: 2004
Editore: Feltrinelli
Pagine: 211

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