4 marzo 2020

Jack lo Squartatore secondo Patricia Cornwell

Patricia Cornwell è una delle mie autrici preferite e perciò ho letto Ritratto di un assassino: Jack lo Squartatore che è una sorta di indagine poliziesca sul famoso killer londinese.
L'autrice si è documentata molto prima di scrivere il suo romanzo e, a suo parere, è arrivata alla verità dove molti hanno fallito, ma sarà davvero così?

Sicuramente le sue conclusioni sono plausibili ma alcuni documenti dell'epoca sono ancora top secret e, se venissero resi pubblici, potrebbero dare un volto all'assassino.

Ritratto di un assassino: Jack lo Squartatore di Patricia Cornwell


Jack lo Squartatore:caso chiuso secondo la Cornwell


Nel quartiere povero e degradato di Withechapel a Londra, tra l'agosto e il novembre del 1888, vengono uccise cinque prostitute in modo cruento e alle donne vengono asportate parti del corpo.
La scrittrice americana Patricia Corwell ha letto tutti i documenti sul caso e, usando anche moderne metodologie, ha dato un nome al colpevole: secondo lei sarebbe il pittore di origine tedesca Walter Sickert.

Per arrivare a questo ha letto anche molte lettere che l'assassino inviava agli investigatori di Scotland Yard per farsi beffe di loro e, analizzando la carta su cui erano scritte, ha visto somiglianze con quella che usavano Sickert e la moglie.
L'autrice analizza nei dettagli la vita di quest'uomo, che aveva menomazioni agli organi sessuali, che amava travestirsi e frequentare i quartieri poveri della città.
Ha visto anche indizi nei quadri dipinti dal pittore che ritraggono donne seminude in pose simili a quelle in cui sono stati ritrovati i corpi.
Sicuramente gli indizi sono molteplici ma per sapere se effettivamente sia il vero colpevole ci vorrebbero prove certe.

Il sottotitolo del romanzo: caso chiuso vuole indicare che questa è la conclusione del caso rimasto irrisolto per più di un secolo, ma a mio parere non è proprio così.
Certamente molti indizi portano al pittore ma, come si legge, molte prove sono andate distrutte nel corso degli anni e i primi casi sono stati trattati superficialmente dagli investigatori perché comunque a essere uccise erano donne che non avevano nessuno che cercasse giustizia.

Il libro è interessante ma a tratti troppo prolisso quando si sofferma nella descrizione minuziosa delle analisi e non l'ho trovato molto appassionante, non certo al livello dei migliori romanzi dell'autrice.
Un romanzo molto diverso a quelli che ci ha abituato la Cornwell perché questo vede lei stessa protagonista delle indagini con la collaborazione niente di meno di Scotland Yard.

Questi efferati omicidi sono stati raccontati anche in numerosi film e ricordo che il colpevole non è mai stato indicato con certezza da nessuno. Immagini di carrozze che spariscono nella notte, personaggi ambigui che si muovono in una Londra fumosa sono i ricordi che mi rimangono.

Io ricordo che ci sono però documenti sul caso che sono stati segretati e che non saranno mai visibili perché sembra che agli omicidi sia legato il nome di un personaggio vicino alla casa reale, o mi sbaglio?
Se così fosse, Sickert sarebbe innocente tanto più che sembra strano che una scrittrice sia riuscita a risolvere un caso dove hanno fallito gli investigatori londinesi.

Chi volessi leggere romanzi su delitti avvenuti nella Londra moderna, questa volta però solo frutto della fantasia di una scrittrice, più acquistare la serie con Anna Travis.

Titolo: Ritratto di un assassino: Jack lo Squartatore. Caso chiuso (Portrait of a Killer: Jack the Ripper - Case Closed)
Autore: Patricia Cornwell
Anno: 2002
Editore: Mondadori
Pagine: 398

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