13 marzo 2020

Carta bianca: il James Bond di Deaver

Anche in Carta bianca Jeffery Deaver dimostra di essere molto bravo a pensare una storia piena di colpi di scena e tanto avvincente da essere letta in pochissimo tempo.

Carte Blanche, questo il titolo originale, ha per protagonista il celebre agente segreto James Bond creato da Ian Fleming, la cui vita viene ricordata nelle ultime due pagine.
Non ho mai letto le opere di Fleming né quelle di altri autori che hanno raccontato le gesta dell'agente segreto, ma ho visto quasi tutti i film, e perciò ho trovato il personaggio di Deaver molto simile e la storia ben costruita.

Carta bianca: il James Bond di Deaver


Carta Bianca: una nuova avventura per James Bond

La storia inizia in Serbia dove James Bond sventa il deragliamento di un treno che trasporta materiale pericoloso ma non riesce a catturare il colpevole, l'irlandese Niall Dunne.
Tornato a Londra continua le indagini con l'aiuto dell'affascinante analista Ophelia Maidenstone, Philly, e scopre che il possibile mandante di Dunne sarebbe Severan Hydt, un ricco uomo d'affari che si occupa di riciclaggio dei rifiuti.
Scampato alla distruzione di un edificio, Bond si mette alle costole dei due che stanno partendo per Dubai e, dopo varie peripezie, l'azione si sposta a Città del Capo.
Alcune intercettazioni fanno pensare che tra pochi giorni ci sarà un attentato che causerà la morte di molte persone, riuscirà a capire di cosa si tratta e a fermarlo in tempo?

Anche se diverso dai romanzi di Deaver, prettamente polizieschi come quelli della serie con Lincoln Rhyme, trovo che Carta Bianca mescoli molto bene diversi generi: azione, spionaggio, giallo un po' meno bene la parte romantica, ma non poteva mancare visto che Bond è un uomo affascinante. Poi guarda caso tutte le donne che incontra sono bellissime, misteriose e seducenti. Prima su tutte la collega Philly, che si è appena lasciata col fidanzato, poi il capitano dell'anticrimine sudafricano Bheka Jordaan infine l'operatrice umanitaria Felicity Willing.

Bond è molto bravo nel capire cosa si cela dietro il progetto di distruzione ma meno bravo nel capire le donne, per poco non s'i innamora di quella sbagliata.

Mi sono piaciute le ambientazioni della storia rese in maniera molto realistica, così come la spiegazione dei vari congegni utilizzati da Bond nel suo lavoro.
Certo che sono davvero efficienti i servizi segreti se in poche ore riescono a creare nuove identità verificabili, a mettere a disposizione gadget tecnologici e ad avere informazioni praticamente da tutto il mondo.
Non certo come quelli rappresentati da Greene ne Il nostro agente segreto all'Avana.

Molto particolari i diversi personaggi che Bond incontra soprattutto Hydt, che ha una passione particolare per le cose vecchie e i cadaveri. Misterioso invece Dunne che si dimostra un freddo calcolatore, quasi sino alla fine.
Anche questa volta avevo intuito alcune relazioni tra i diversi personaggi ma non avevo capito tutto e perciò Deaver si è dimostrato bravo nell'ideare una storia credibile con tanti indizi sparsi nel racconto e che messi insieme potevano portare alla verità molto prima.
Dopo il successo dei romanzi con Lincoln Rhyme si conferma un grande autore di thriller.

Titolo: Carta bianca (Carte Blanche)
Autore: Jeffery Deaver
Anno: 2011
Editore: Rizzoli
Pagine: 604

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