L'autore torinese, scrittore per passione, ha pubblicato in self publishing le sue opere che hanno raggiunto un discreto successo. Infatti, i suoi gialli sono rimasti 90 giorni nella Top 100 di Amazon e ha venduto oltre 6.000 copie.
Ho iniziato a leggere con entusiasmo questa trilogia di D'Antonio perché amo questo genere, del quale Deaver è maestro, e mi aspettavo romanzi ambientati ai giorni nostri e con tematiche attuali.
L’incubo del babau. Una storia di stalking
La prima storia s'intitola L’incubo del babau. Una storia di stalking e narra le vicende di una dottoressa.
La cardiologa Barbara Mori si è appena lasciata col fidanzato e inizia a essere perseguitata da qualcuno con messaggi di morte. Qualcuno s'introduce persino in casa sua e la spia mentre dorme. La donna fa denuncia ma senza prove la polizia pensa che sia sotto stress.
Ho apprezzato molto questo thriller perché mi piacciono le storie ricche di suspense e continui colpi di scena.
Una storia che parla di stalking è originale e leggere quello che subisce Barbara fa pensare a come possiamo essere indifesi nei confronti di qualcuno che ci prende di mira.
L'autore è stato bravo nell'ideare una trama un po' intricata che induce il lettore a trarre conclusioni affrettate.
La parte finale con la donna rapita e molte scene pulp rimandano ad altri autori di questo genere.
Peccato che il finale sia aperto perché avrei voluto vedere come continuavano le persecuzioni dello stalker insospettabile.
Il segreto di Giulia
Il secondo libro della trilogia è Il segreto di Giulia e l'argomento è la vendetta mafiosa.
L'avvocato Andrea Motta non ha mai dimenticato la sua ex fidanzata Giulia e quando prova a cercarla, nonostante sia felicemente sposato, si ritrova immischiato in una vendetta mafiosa e costretto a essere protetto dai servizi segreti che vogliono catturare un potente boss.
Questa storia è carina ma non all'altezza della precedente, anche perché in taluni punti ci sono delle cose poco chiare.
Ad esempio la ragazza come fa ad avere dei diari se sono scappati in fretta senza portare nulla con sé?
Ho trovato un uso esagerato dell'autore della d eufonica che io, dopo che un linguista me lo ha fatto notare, adopero con molta parsimonia.
La prima parte, quando ancora non si sa nulla di Giulia, è interessante per la sua enigmaticità. La passione improvvisa di Andrea per l'ex fiamma sembra troppo scontata ed esagerata visto che per anni non aveva più pensato alla donna del suo passato.
Duplice vendetta di D'Antonio
In Duplice vendetta il funzionario di banca Marco Ferreri vede morire la sua bambina Lilly all'apparenza per un colpo di pistola vagante. In realtà, qualcuno ha voluto vendicarsi per qualcosa che lui ha fatto in passato.
Nel frattempo il rapporto con la moglie Silvia s'incrina a causa del dolore che provano.
Avevo già letto questo romanzo tempo fa ma ho voluto concludere la trilogia di Angelo D'Antonio rileggendo la storia che ricordavo solo sommariamente.
Ho trovato la trama troppo inverosimile e decisamente lunga.
Quando ho seguito un corso di scrittura l'insegnante mi aveva detto che quando si trovano romanzi così lunga significa che l'autore aveva scritto ancor più pagine e che si è provveduto poi a un taglio prima della pubblicazione.
Io, invece, avrei pensato che l'autore voglia allungare il tutto per rendere il romanzo più corposo ma così facendo c'è un susseguirsi di avvenimenti che potevano essere evitati.
Anche in questo romanzo la polizia non è che faccia una bella figura, sempre che l'autore voglia rendere ridicole le forse dell'ordine creando personaggi che si fanno giustizia da soli, come fossero eroi, e che riescono a risolvere i casi nei quali si trovano immischiati.
Concludendo consiglio la lettura solo del primo romanzo della trilogia a chi ama i thriller e le storie violente.
Titolo: Thriller Trilogy
Autore: Angelo D'Antonio
Anno: 2014
Editore: Self Publishing
Pagine: 718
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