15 gennaio 2020

In fondo alla palude: un thriller di Landsdale

In fondo alla palude è un thriller scritto dall'autore americano Joe R. Landsdale e narrato in prima persona dal protagonista della vicenda, Harry, ormai diventato anziano.

Trovo che sia un bel thriller nel quale il colpevole è un serial killer che vive tranquillamente tra gli altri e rivela la sua crudeltà uccidendo. Avevo intuito chi potesse essere il colpevole pensando alla persona più insospettabile.

In fondo alla palude: un thriller di Landsdale


In fondo alla palude: thriller ambientato nel Texas anni '30


In fondo alla palude narra vicende accadute nel Texas degli anni '30 quando Harry era un ragazzo e c'era ancora una forte divisione tra bianchi e neri, questi ultimi ritenuti inferiori. La presenza del Klan alimentava, giustiziando sommariamente i neri, questa divisione della società.

Questo è lo stesso Texas dove sono ambientate molte storie di Lehane.

Harry e la sorella più piccola Tomasina, detta Tom, trovano nel bosco il corpo di una donna nera barbaramente uccisa e mutilata e così il loro padre, Jacob, agente di polizia della città, inizia a indagare.
Sembra che a nessuno importi di questa donna di colore. Il suo corpo viene esaminato di sfuggita da un medico bianco che vede colpevole delle ferite un animale selvatico, oppure un vagabondo.
Per fortuna ci sono persone come Jacob e il dottor Tinn, un medico nero, che sanno fare il loro lavoro e vedono nell'assassinio l'opera di un pericoloso killer, ancora in circolazione.

Nella zona vengono ritrovati altri cadaveri di donne e la voglia di vedere qualcuno punito spinge il Klan a una giustizia sommaria di un sospettato, che però era innocente.
Harry è un ragazzo molto sveglio e tiene gli occhi aperti su tutto quello che succede, anche se ha paura dell'Uomo capra, figura leggendaria di mostro con grosse corna sulla testa, che qualcuno ritiene il vero colpevole.

Il romanzo è scritto con un linguaggio diretto e presenta personaggi molto diversi tra loro che rappresentano l'epoca in cui si sono svolti i fatti.
Da una parte abbiamo persone come Jacob e la sua famiglia che frequentano tranquillamente le persone di colore, riconoscendo che i buoni e cattivi ci sono in entrambe le etnie e non bisogna fare discriminazioni.
Certo anche Jacob non ha amici di colore, eppure era cresciuto con un amico nero, ma stima molto il dottor Tinn e non trova giustificazioni nel ritenere i bianchi superiori.

Eppure nel Texas orientale sembra che la sola differenza dal tempo della schiavitù sia che i neri non possano essere venduti!
Si vede come vivano in case fatiscenti, si vestano persino di sacchi di iuta colorata, e nessuno si preoccupa più di tanto quando subiscono violenze o vengono uccisi.
Diversa cosa succede quando a morire è un bianco allora subito si vuole un colpevole, senza neppure indagare più di tanto.

Harry è un bravo ragazzo, molto curioso, che vede cose che un bambino non dovrebbe vedere e seppure sia spaventato dalle leggende non esita ad avventurarsi nel bosco per scoprire la verità.
Jacob vorrebbe trovare il colpevole ma non è abbastanza forte e non riesce a impedire un linciaggio, cosa che gli peserà come un macigno sulla coscienza perché già in passato aveva assistito inerme alla vendetta di uomini del Klan.
Uomini che si nascondono dietro un lenzuolo per vigliaccheria e che dimostrano stupidità.

La cosa più interessante del libro è il rivivere quegli anni di discriminazione sociale in cui i bianchi erano impoveriti dalla Depressione, che si era abbattuta sul Paese, e i neri stavano ancora peggio. Anni in cui leggende e superstiziosi ancora la facevano da padrone perché non richiedevano molte spiegazioni.
In America non ci furono solo discriminazioni verso i neri, come ben sa chi ha letto Il gusto proibito dello zenzero.

Titolo: In fondo alla palude (The Bottoms)
Autore: Joe R. Landsdale
Anno: 2000
Editore: Einaudi
Pagine: 315

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