13 dicembre 2019

L'amico ritrovato: breve racconto sull'amicizia

L'amico ritrovato di Fred Uhlman è un breve racconto sull'amicizia di due ragazzi nella Stoccarda dell'inizio del 1932.
Uno è figlio di un dottore e appartiene alla medio-borghesia, l'altro è figlio di un conte e ambasciatore.

Un libro per riflettere su una triste e tragica fase storica del secolo scorso vista dagli occhi di un sedicenne che ne diventa vittima.

L'amico ritrovato: breve racconto sull'amicizia


L'amico ritrovato: romanzo sull'amicizia


I due ragazzi non hanno amici e ritrovandosi nella stessa classe iniziano a fare amicizia e a trascorrere diverso tempo assieme e parlano di molte cose: libri, poesia, arte, teatro, opera ed entrambi collezionano monete.

Hans è figlio di ebrei, per la verità non molto praticanti, che lo hanno lasciato libero di scegliere a quale religione avvicinarsi, ma lui, vedendo tutte le disgrazie che succedono, non riesce a credere all'esistenza di un Dio che permetta ciò.
Con l'amico Konradin, di religione protestante, parla anche di questo ma non riesce a fargli cambiare opinione perché costui crede fermamente nelle argomentazioni del pastore della sua chiesa.

Spesso Konradin, da ritorno da scuola, passa a casa dell'amico, dove i genitori di Hans lo accolgono benissimo e si sentono lusingati della sua presenza, ma, stranamente, non lo invita mai nella sua splendida e austera dimora e Hans pensa che si vergogni di lui e non voglia presentargli i suoi importanti genitori.
Purtroppo le cose non stanno proprio così.

Il romanzo L'amico ritrovato è ambientato in una Germania che vede nascere sentimenti di ostilità verso le minoranze, accusate di essere il motivo della crisi economica del paese.
Per il regime far leva sui bisogni delle persone è un modo facile per trovare proseliti, soprattutto tra le persone disagiate.
I genitori di Konradin sono nobili e ricchi e per questo fanno parte di una élite che vuole sempre più potere, la madre odia gli ebrei, considerati dalla sua famiglia una razza inferiore, come schiavi.

La persecuzione degli ebrei, rinchiusi nel ghetto, è una cosa storicamente antecedente come si può anche vedere nel libro La cattedrale del mare ma da allora sono passati secoli e la gente dovrebbe avere capito che non si deve perseguitare nessuno!

I due amici discutono di questo, ma Hans capisce che l'amico non si ribellerà mai ai genitori e crederà in quello che loro vogliono e la loro amicizia non potrà continuare.
Hans proviene da una famiglia che risiede in città da oltre 200 anni e non pensa di essere in pericolo, ma ogni giorno la vita per lui diventa più difficile, fino a essere costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti e scampare così alle persecuzioni.

L'autore parlando dell'amicizia tra i due ragazzi ci vuol far capire come si possa essere amici appartenendo a realtà differenti.
All'inizio si assiste al lento avvicinarsi dei due timidi giovani, ma alla fine si capisce che Konradin non potrà rinnegare quello in cui crede la sua famiglia e non potrà pensare di testa sua, quindi dovrà rinunciare all'unico amico che ha.
Anche nella scuola che i ragazzi frequentavano iniziano episodi di intolleranza, ma nessuno prende le difese degli ebrei, nessuno ha il coraggio di ribellarsi a quello che sembra inarrestabile.
Come può essere possibile ciò? Cosa può cambiare da un giorno all'altro?

Il romanzo ha un seguito Un'anima non vile che racconta le vicende dal punto di vista di Konradin.

Titolo: L'amico ritrovato (Reunion)
Autore: Fred Uhlman
Anno: 1971
Editore: Feltrinelli
Pagine: 98

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