Il Manoscritto si rivela un thriller psicologico dal ritmo incalzante nel quale nulla è come sembra e dove molti personaggi hanno qualcosa da nascondere.
Nella prefazione si legge che il figlio di Caleb Traskman, affermato autore morto suicida, abbia trovato il manoscritto del romanzo, privo di finale, e abbia deciso di farlo pubblicare in accordo con la casa editrice.
Questo espediente ha il duplice effetto di instaurare un parallelismo con la figura della protagonista e di accettare un finale che lascia alcuni punti interrogativi.
Il manoscritto: la recensione del thriller
La protagonista del romanzo Il manoscritto, libro che si trova online, è una scrittrice molto affermata che usa lo pseudonimo di Enaël Miraure, anagramma del suo nome, per tutelare la propria vita privata,
Quattro anni prima la vita di Léane Morgan è stata sconvolta dal rapimento della figlia Sarah che non è stata mai ritrovata. Il marito Jullian continua a indagare da solo in quanto ritiene che possa essere ancora viva, considerato che il serial killer Andy Jeanson che ne ha rivendicato l'omicidio non ha svelato dove si trovi il corpo.
Una sera Jullian viene aggredito e perde la memoria, così la moglie torna nella villa sulla spiaggia nel Nord della Francia per aiutarlo a recuperare i tristi ricordi.
Nel frattempo, nei dintorni di Grenoble la polizia ritrova nel bagagliaio di un'auto il cadavere di una ragazza che risulta difficile da identificare tanto da far pensare che si tratti proprio della giovane ragazza scomparsa da tempo.
Vic Altran, assieme al collega Vadim Morel, inizia le indagini avvalendosi della sua memoria che gli permette di ricordare con facilità ogni cosa. L'uomo è affetto da ipermnesia, non dimentica nulla, e fin da bambino questa dote gli ha permesso di avere molti più ricordi e di essere nel contempo amato e detestato dai compagni. Ora la sua dote è importante per scovare le bugie dette dai sospettati durante gli interrogatori.
Agli inquirenti si apre uno scenario di orrori quando scoprono che il cadavere non è l'unica vittima e che un serial killer si aggira in cerca di giovani ragazze che tiene prigioniere e tortura sino al momento di ucciderle.
Il thriller Il manoscritto è uno dei più bei romanzi che abbia letto ultimamente per la bravura dell'autore nel tessere una stori ricca di sfaccettature e che scava nella psiche umana portando a galla l'orrore che vi alberga. La stessa Léena deve scegliere cosa sia giusto e non cedere alla tentazione di far del male.
I due protagonisti della storia sono la scrittrice Léane che cerca di capire come l'aggressione all'ex marito possa essere collegata alla sparizione della loro figlia e Vic che è caparbio nel volere incastrare ogni tassello anche quando sembra che tutto sia finito.
Léane deve anche fare i conti con l'accusa di plagio fatta da un altro autore di thriller visto che la storia che narra nell'ultimo libro sembra identica.
Non voglio svelare ulteriori accadimenti in quanto il bello di leggere un libro, soprattutto nel caso dei thriller e dei polizieschi, sia quello di scoprire pagina dopo pagina quello che succede senza spoiler.
Perciò consiglio la lettura a chi ama il genere e non trova troppo cruente le descrizioni delle autopsie e delle torture e ama districare una trama fatta di tanti avvenimenti che intrecciano presente e passato in maniera magistrale.
Consiglio anche la lettura di Delitti a Fleat House nel quale vengono narrati orrori perpretrati in un collegio.
L'unica pecca, a mio parere, è il finale aperto nel quale alcuni fatti non sono approfonditi lasciando, dopo tante pagine, degli interrogativi.
Titolo: Il manoscritto (Le Manuscrit inachevé)
Autore: Franck Thilliez
Anno: 2018
Editore: Fazi Editore
Pagine: 399
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