10 maggio 2024

La mia prediletta: inaspettato thriller

La mia prediletta è un thriller psicologico che tiene incollati alle sua pagine per la particolarità della storia e per i personaggi che mostrano risvolti inattesi.

Questo è il romanzo dell'esordio di Romy Hausmann, giovane autrice tedesca che vive in un cottage nel bosco vicino a Stoccarda, che è divenuto un bestsellers.

Dal libro è stata tratta una miniserie che mantiene la stessa tensione narrativa pur presentando differenze palesi come l'identità del carnefice.


La mia prediletta: thriller psicologico


La mia prediletta: recensione del thriller

Avendo apprezzato la serie tv ho scaricato l'ebook per ritrovare le stesse sensazioni provate durante la visione.

Una notte in una strada in mezzo al bosco, al confine con la Repubblica Ceca, una donna viene investita da un'auto.

Viene trasportata in ambulanza all'ospedale assieme alla figlia Hannah che si trovava con lei e che è in grado solo di dire che la madre si chiama Lena. Non conosce il loro cognome, né l'indirizzo di casa e questo sembra strano perché dimostra di essere molto intelligente.

Il commissario Gerd Brühling sospetta che si possa trattata di Lena Beck, una ragazza scomparsa da Monaco 14 anni prima.

In realtà non si tratta di lei, ma gli esami del DNA dimostrano che Hannah e il fratello sono i figli di Lena, ma allora chi è questa misteriosa donna e dove è finita la vera Lena?

Il thriller psicologico è davvero ben congegnato e ogni capitolo è narrato da diversi voci per cui si riesce a ricostruire la storia dell'ultimo decennio.

La donna, che scopriremo chiamarsi Jasmine è stata rapita per sostituire la vera Lena e dopo questa esperienza traumatica è in stato di shock e fatica a ritrovare serenità tanto che teme persino che i bimbi possano farle del male.

Jasmin durante la prigionia ha mantenuto la lucidità per essere pronta al momento propizio per darsi alla fuga consapevole che sfidare l'uomo avrebbe significato mettersi in pericolo.

Oggi sarei stata libera o sarei morta.

Hannah è una bambina che ha sempre vissuto rinchiusa in una casa senza finestre e che sembra avere un legame particolare con il padre tanto da essere la sua prediletta. Si può comprendere benissimo come un bambino nato in quelle condizioni non conosca altro che la prigionia e non dubiti che le regole che dovevano seguire siano giuste. Sembra vivere in un mondo parallelo nel quale fa passeggiate in spiaggia, va a Parigi e coccola la sua gatta, Miss Tinky.

era la normalità. E di solito non si mette in dubbio la propria normalità.

Un'altra figura chiave del racconto è quella di Matthias Beck che all'epoca della scomparsa della figlia dovette subire l'assalto dei giornalisti che misero in cattiva luce la giovane e che ora deve fronteggiare nuovamente la loro morbosità nei confronti della piccola Hannah.

Ho apprezzato che non sia stata data voce all'aguzzino capace di tenere segregate delle donne e di far crescere dei bimbi in quel modo, stupisce che siano fin troppo normali.

Il motivo delle sue azioni è spiegato molto bene e si chiama amore, ma leggendo il libro si capirà meglio.

Non importa se malato, morboso e malinteso, rimane pur sempre amore. L'amore che ci muove. Che ci rende mostri, ognuno a modo suo.

Una lettura consigliata a chi ama i thriller psicologici nei quali non viene rivelata l'identità del carnefice sino alle ultime pagine.

Titolo: La mia prediletta (Liebes Kind)
Autore: Romy Hausmann
Anno: 2019
Editore: Giunti
Pagine: 386

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