23 dicembre 2022

Cervello di Robin Cook: recensione

Uno dei primi romanzi scritti da Robin Cook è Cervello e rispetto al precedente Coma risulta più credibile e allo stesso tempo inquietante.

Nell'altro la storia ruotava su un traffico di organi ma in questo si parla di esperimenti condotti col benestare del governo che chiude un occhio e anzi aiuta scienziati senza scrupoli.


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Cervello di Robin Cook: la recensione

Il radiologo Martin Philips lavora presso l'Hobson University Medical Center di New York ma trova poco appagante e stimolante il proprio lavoro, seppure lo faccia con passione, e lo aveva scelto perché non riusciva a non farsi coinvolgere dalle storie dei pazienti.

Il medico dal fisico atletico e dall'aspetto giovanile è divorziato e ora ha una relazione con la giovane collega Denise Sanger.

Nell'ospedale lavora il chirurgo Mannerheim che tratta i colleghi con molta superiorità ritenendosi molto abile nel suo lavoro. Mentre opera al cervello una giovane qualcosa va storto e un'emorragia provoca la morte della ragazza.

Philips s'interessa al caso e scopre che dopo la morte della ragazza qualcuno le ha tolto il cervello e non capisce il motivo, forse per eliminare le prove di un errore nell'operazione?

Il dottore sta testando per l'amico William Michaels, responsabile del dipartimento d'intelligenza artificiale, una macchina che legge le radiografie meglio dei medici e riesce ad apprendere nuove capacità dopo ogni scansione.

Così Philips scopre che giovani donne che hanno fatto una TAC in quell'ospedale per banali sintomi presentano delle anomalie al cervello che non riesce a spiegare e vorrebbe sottoporle a nuovi controlli. Scopre però che molte di loro sono morte o sono introvabili.

Non svelo molto di più della trama per non togliere il piacere dello scoprire l'intrigo che si nasconde dietro questa storia davvero sconvolgente e che alla fine possiamo pensare che sia verosimile, per quanto incredibile.

In questo romanzo, che si può acquistare online, Cook usa un linguaggio molto tecnico spiegando come vengono fatte le TAC, che nella traduzione italiane sono dette il TAC ma non so se l'acronimo inglese sia femminile o maschile o sia proprio un errore.

Come in altri libri con ambientazione medica anche qui i dottori vengono descritti come molto ligi al dovere, stacanovisti e con un'alta opinione di sé.

Martin Philips è un medico che prende a cuore i pazienti e che quando vede qualcosa di strano vuole arrivare alla verità mettendo in pericolo la propria vita perché dietro a questa vicenda ci sono persone senza scrupoli.

La vicenda non si conclude in maniera netta ma resta un dubbio su quello che Philips sceglie di fare una volta scoperta la verità.

Il romanzo è stato scritto diversi decenni fa eppure già allora si parlava d'intelligenza artificiale e di macchine che autoapprendono e un futuro messo in mano a loro fa davvero paura! Dobbiamo rimanere umani con le nostre debolezze e la nostra capacità di provare empatia per gli altri.

L'autore alla fine conclude ricordando come in America spesso vengono fatti firmare moduli di consenso per sperimentazione di farmaci o trattamenti in fase di approvazione con stratagemmi poco etici.

Le questioni etiche e morali che riguardano le sperimentazioni sugli esseri umani devono essere risolte prima... prima che i romanzi e la fantasia diventino realtà.

Questo ricorda qualcosa? Pensate che tutto possa essere fatto per il bene dell'umanità o ci siano interessi economici o di altra natura?

Titolo: Cervello (Brain)
Autore: Robin Cook
Anno: 1981
Editore: Sonzogno
Pagine: 261

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