9 settembre 2022

Cinquanta modi per dire pioggia: la recensione

Cinquanta modi per dire pioggia è un appassionante romanzo che ho letto di recente e che mi ha tenuta incollata alle pagine per conoscere come si evolvesse la drammatica storia.

Questa è l'opera prima dell'americana Asha Lemmie che con uno stile semplice riesce a narrare una vicenda ambientata in un'epoca che a noi appare lontana.


Cinquanta modi per dire pioggia


Cinquanta modi di dire pioggia

Nori Kamiza è una bimba di otto anni che viene lasciata dalla madre davanti al cancello della villa della sua famiglia a Kyoto. Siamo nel 1948 eppure ancora molte antiche tradizioni vengono portate avanti dalle famiglie aristocratiche della nobiltà kuge.

La bambina è figlia di un americano e ha la pelle scura e i capelli crespi e perciò viene relegata dalla nonna in soffitta, così che nessuno la possa vedere, per non disonorare la famiglia.

Ogni giorno deve fare un bagno nella candeggina per cercare di sbiancare la pelle, non può lamentarsi e deve obbedire sempre.

Nori teme la nonna che trova ogni pretesto per picchiarla.

Un giorno scopre di avere un fratello, Akira, che nonostante la giovane età è già un concertista e i due iniziano a frequentarsi seppure la nonna tema che la bimba possa creare problemi al ragazzo che è il legittimo erede di tutta la loro ricchezza.

Nori è tanto abituta a rispettare le regole e teme sempre di essere punita se fa qualcosa non autorizzato e il fratello si stupisce di ciò.

Non hai bisogno del permesso di nessuno per parlarmi.È assurdo.

La bambina spera sempre che la madre ritorni e quando viene in possesso dei suoi diari ricostruisce gli avvenimenti che erano accaduti prima che lei nascesse.

Questo è il preludio della lunga storia che vede protagonista Nori che crescerà pensando di dover sempre obbedire per avere qualche concessione.

Le piaceva dormire... Era un momento in cui provava qualcosa che, da sveglia, le veniva negato sempre: la libertà.

Fa veramente tristezza vedere come una donna senza cuore possa rinchiuderla in soffitta senza mai farla uscire di casa ma la cosa peggiore è decida di venderla per liberarsi di lei. Questa parte della storia mi ha ricordato Memorie di una Geisha che è un altro bel romanzo che consiglio di leggere.

Nel romanzo Cinquanta modi di dire pioggia non vengono narrate solo cose brutte ma anche l'amicizia tra Nori e Miyuki, che vive con lei nella scuola per geishe, e l'amore fraterno con Akira che la prende sotto la sua ala protettiva.

Le loro vite sembrano cambiare ma la famiglia Kamiza è potente e dietro a tutto c'è sempre la perfida nonna che vuole che Akira porti avanti le tradizioni familiari senza dover nascondere una sorella. Nonostante la corte imperiale non esista più e tutti siano uguali sembra che per la nonna nulla sia cambiato.

Anche lontana dal Giappone Nori si sente un'estranea come in patria.

Era una vagadonda, ed era nata per restare da sola.

Ho trovato molto avvincente questa storia perché Nori è una bella persona con la passione per la lettura e che mette impegno in ogni cosa come nello studio del violino.

Il finale mi ha lasciata l'amaro perché sembra che non abbia imparato nulla e che rimanga succube della perfida nonna capace di tessere il destino delle persone.

Possibile che Nori non capisca quanto sia importante l'amore vero e che i pregiudizi siano da eliminare perché la libertà di scelta è più importante di ogni cosa.

Titolo: Cinquanta modi di dire pioggia (Fifty Worlds for Rain)
Autore: Asha Lemmie
Anno: 2020
Editore: Editrice Nord
Pagine: 432

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