11 maggio 2022

Il cibo che cura. Il cibo che ammala

Mi sono sempre posta tante domande sull'alimentazione e sulle cose che fanno stare bene perché penso che la locuzione latina di Giovenale Mens sana in corpore sano sia da vera.

Il problema è capire quale sia il cibo migliore per la nostra salute, fisica e psicologica, e quali attività sino indicate per mantenere il corpo al meglio, consapevoli che non si possa arrestare il passare del tempo.

Chi mi segue da tempo sa che seguo un'alimentazione vegana ma qualche volta sgarro, per la verità poche volte.


Il cibo che cura. Il cibo che ammala


Il cibo che cura. Il cibo che ammala

Ho visto su Amazon questo libro e perciò con molta curiosità ho iniziato la lettura aspettandomi rivelazioni che mi facessero capire che la mia dieta per mantenere il corpo sano fosse quella giusta.

Non conoscevo la dottoressa Maria Rosa Di Fazio e perciò non avevo nessun preconcetto sulle sue affermazioni.

L'oncologa è responsabile del Centro medico internazionale SH Health Service di San Marino nel quale applica il metodo chemioterapico integrato del professor Philippe Lagarde, luminare francese di fama mondiale.

La lettura è molto interessante e quello che la dottoressa scrive si basa su ciò che vede curando i pazienti oncologici e interrogandoli sulle loro abitudini alimentari.

Interessante il grafico della piramide alimentare che è diverso da quello proposto da tanti nutrizionisti, secondo lei molte nozioni mediche sono superate.

Alla base della nostra alimentazione devono esserci le verdure, a seguire: legumi, uova, pesce, carboidrati, frutta e carne. Tutte le sue considerazioni sono accompagnate da spiegazioni scientifiche e perciò penso siano attendibili.


piramide alimentare

Per la dottoressa non possiamo eliminare l'inquinamento esterno o i fattori ereditari ma dobbiamo curare l'alimentazione per contrastare l'insorgere dei tumori, malattie sistemiche che riguardano tutto il corpo e non solo un organo.

Scrive:

non mi è mai capitato di curare un malato di tumore che non fosse affetto anche da un problema intestinale

Il nostro intestino, il microbiota, è l'organo più importante e va mantenuto perfettamente funzionante.

I cibi da evitare sono molti e alcuni insospettabili:

  • zuccheri: responsabili di molte malattie come il diabete, ma anche della steatosi del fegato, e responsabili della crescita delle cellule, comprese quelle tumorali
  • latticini, compreso lo yogurt: molti pensano che il lattosio sia il responsabile di molte patologie invece sono causate dalla caseina
  • insaccati: ricchi di nitrati e provenienti dal maiale, un animale che non suda e trattiene tutte le tossine.
  • carne rossa: negli allevamenti intensivi gli animali vengono nutriti con mangimi arricchiti con antibiotici
  • cereali con glutine: da evitare perché il glutine stimola la produzione di zonulina, una molecola proteica che altera la permeabilità intestinale.

Non è troppo drastica e scrive che possiamo concederci uno sfizio ogni tanto, così quello che si mangerà sarà ancor più gradevole. Per lei andrebbero tolti dalle tavole tanti prodotti tipici italiani come gli insaccati, solo il prosciutto crudo ogni tanto si può mangiare, i formaggi, anche in questo caso si possono consumare quelli di pecora o di capra.

Per quanto riguarda il pesce meglio quello azzurro e del Mediterraneo mentre è bene evitare quelli di allevamento.

Tanti cibi che riteniamo nostri alleati sono messi nella lista nera e sarebbero da mangiare moderatamente.

Molti pensano che ogni giorno si devono mangiare 5 porzioni di frutta e verdura ma per lei sono in realtà 4 porzioni di verdura e una sola di frutta, preferibilmente la mattina, proprio perché ricca di zuccheri. La frutta non va mai mangiata a fine pasto e va consumata una varietà alla volta.

Alcune verdure, ovvero le solanacee, sarebbero da limitare perché contengono poliammine che è la responsabile dell'aumento delle cellule tumorali. Perciò niente peperoni, melanzane e pomodori crudi e alimenti come patate, arance, mandaranci e mandarini. Nei malati oncologici sono le prime cose da togliere!

Per quanto riguarda le verdure scrive di preferire quelle di stagione, prime su tutte le crucifere, e fresche oppure surgelate, mentre vanno limitate quelle conservate in barattolo. Le verdure fanno bene perché alcalinizzano l'organismo, ovvero alzano il pH, mantenendo acido il tessuto connettivo quello di cui sono fatti i nostri organi.


piatto verdure grigliate

Via libera ai cereali senza glutine sono forma anche di farina che devono sostituire i prodotti a base di frumento che tutti noi abbiamo in cucina. A tal proposito avevo scritto un post sui diversi tipi di cereali suggerendo l'uso di quelli integrali ma la dottoressa è molto drastica.

Tante cose scritte nel libro confermano che la mia dieta sia buona perché evito i prodotti di origine animale e consumo spezie, tanti legumi e frutta secca. La dottoressa però non condivide la scelta del veganismo, seppure lei dica di consumare carne solo poche volte l'anno, perché sdogana il consumo delle uova che secondo lei sono state demonizzate. In realtà non sono responsabili del colesterolo ma anzi fanno bene perché contengono albumina, la proteina più importante per il nostro organismo.

Consiglio la lettura a tutti per essere consapevoli che le scelte alimentari influiscono sulla qualità della vita e non si tratta di un fattore estetico ma della propria salute.

Al bando tutte le bibite zuccherate, gli snack dolci e salati, e il cibo spazzatura!

Guardatevi intorno: decenni fa i bimbi erano snelli ora sono abituati a consumare alimenti ricchi di zuccheri e già da piccoli sono tendenzialmente grassi. Sviluppare da bambini le cellule adiposi predispone all'obesità da adulti e di conseguenza a molte malattie come il diabete e l'ipertensione.

Per quanto riguarda gli alcolici la dottoressa Di Fazio scrive che un bicchiere di vino va bene ma sarebbe da evitare il consumo serale di birra accompagnata alla pizza, come spesso facciamo noi italiani.

Alcuni cibi salutari:

  • un bicchiere d'acqua con succo di limone la mattina
  • l'alga Kombu, ricca di vitamina A,B1, B2 e C, potassio e fosforo
  • farine tipo quella di quinoa, amaranto, ceci, piselli
  • anice, un antibiotico naturale
  • chiodi di garofano, un aiuto contro i dolori
  • curcuma, rafforza il sistema immunitario e ha proprietà antinfiammatoria

La lettura del libro Il cibo che cura.Il cibo che ammala è molto interessante ma alcuni concetti sono ripetuti troppo volte diventando ridondanti.

Alla fine sono presenti tante ricette ma sono rimasta sorpresa nel trovare ingredienti che in precedenza aveva scritto di eliminare. I menù proposti sono indicati per occasioni speciali non sembrano per piatti da preparare tutti i giorni.

Titolo: Il cibo che cura. Il cibo che ammala
Autore: Maria Rosa Di Fazio
Anno: 2019
Editore: Mind Edizioni
Pagine: 378

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