17 dicembre 2021

Io uccido: il romanzo d'esordio di Faletti

Io uccido è un romanzo di Giorgio Faletti che ritengo un buon thriller con una storia originale e ben scritta.

Dopo aver letto tutti gli altri libri posso senza dubbio affermare che questo sia il migliore forse perché quello d'esordio. Nei successivi molti si aspettavano una conferma della sua bravura che in alcuni casi non c'è stata.


Io uccido: il romanzo d'esordio di Faletti


Io uccido: il thriller di Falletti

La storia di Io uccido è ambientata a Montecarlo dove si aggira un serial killer che chiama Radio Montecarlo per parlare con un presentatore di successo, Jean-Loup Verdier, e lasciare messaggi per la polizia.

L'assassino, che si fa chiamare Uno e Nessuno, uccide persone famose e dopo l'omicidio asporta loro il volto per qualche oscuro motivo.

Il suo nome è Vibo ma quale identità si cela dietro questo nome? Come un thriller ben congegnato porta verso il colpevole, però molti indizi sviano dalla soluzione dell'enigma che si dipanerà solo nelle ultime pagine. Falletti è stato un grande fan di Deaver e da lui ha imparato a ideare trame avvincenti.

A indagare sul caso sono chiamati Frank Ottobre, un agente dell'FBI con un passato tormentato da dimenticare e che forse troverà una nuova ragione per vivere, e il commissario Nicolas Hulot, un investigatore dai metodi più antiquati ma efficaci.

La storia di un serial killer che uccide senza una ragione apparente non è molto originale ma i molti personaggi e la completezza della trama lo rendono gradevole da leggere.

Considerato che è lungo oltre 600 pagine e che non ci sono parti noiose o troppo descrittive devo dire che tiene incollato il lettore sino all'ultimo, sperando di trovare un indizio chiave per svelare il mistero dell'identità di Nessuno.

Tutti i personaggi sono ben descritti e ognuno rappresenta una tipologia differente di persona, anche la psicologia di Vibo viene analizzata a sufficienza facendo comprendere le motivazioni che lo hanno spinto a uccidere.

Si può considerare come protagonista Frank, un uomo che ha perso la moglie da poco. La perdita di una persona cara lo accomuna a Hulot, a cui è morto il figlio.

Sinceramente non ho trovato Frank molto simpatico perché si commisera troppo e sembra considerarsi a un livello più alto degli altri fornendo indizi a Hulot come se lui in verità non volesse scoprire il colpevole.

Molti altri sono i personaggi di questo romanzo e tutti potenziali assassini, oppure no, e quello vero è davanti ai nostri occhi e non lo vediamo?

Titolo: Io uccido
Autore: Giorgio Faletti
Anno: 2002
Editore: Dalai Editore
Pagine: 682

3 commenti:

  1. Vorrei sapere chi è che telefona in diretta al deejay dicendo di essere l'assassino se poi si scopre che l'assassino è il deejay stesso?

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    1. L'ho letto diversi anni fa e non ricordo. Forse registrava la telefonata?

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  2. Ma da quanto ho capito ( non è mai stato chiarito dallo scrittore) c' era un marchingegno che viene scoperto da Frank ottobre nella stanza dietro alla sala di Regia che permetteva di far partire la chiamata dallo studio,x questo non riuscivano ad intercettarla, però è collegata solamente all'ultima chiamata di Jean loupe...si presuppone che tutte le chiamate fossero computerizzate... però poteva essere più chiaro in questo senso... come del resto non ha mai chiarito chi fosse PASO.Ecco in questo critico Giorgio

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