10 novembre 2021

Il giglio rosso di Anatole France

Ho scelto di leggere Il giglio rosso di Anatole France perché desideravo conoscere un autore insignito del Premio Nobel per la letteratura.

La prima parte del romanzo è un pochino noiosa perché racconta le conversazioni di routine nei salotti degli aristocratici che, sebbene a volte affrontino argomenti un po' più elevati, alla fine rivelano la banalità di molti personaggi.


Il giglio rosso di Anatole France


Il giglio rosso di Anatole France

Il romanzo, scritto nel 1894, racconta la storia della giovane Thérèse che, stanca del suo matrimonio con l'aristocratico Martin-Bellème, prima intrattiene una relazione con Robert Le Ménil e poi con lo scultore Jacques Dechartre. Vivrà la storia d'amore durante un viaggio in Italia.

Nel romanzo compaiono molti personaggi secondari che fanno parte di quella cerchia di persone solite partecipare ai salotti e alle feste mondane tipiche di quell'epoca.

La prima parte del romanzo è un pochino noiosa in quanto racconta le conversazioni di routine nei salotti degli aristocratici che, sebbene a volte affrontino argomenti un po' più elevati, alla fine rivelano la banalità di molti personaggi.

Il linguaggio usato dall'autore è un po' desueto tanto che alcune parole mi sembravano scritte non correttamente. Ho verificato sul vocabolario ed erano scritte bene ma nel tempo sono state, ad esempio, tolte o aggiunte delle doppie.

Thérèse non è per nulla simile alla Madame Bovary di Flaubert e perciò le sue indecisioni e la sua infelicità assomigliano a quelle di tante donne che fanno un matrimonio di convenienza o che si annoiano nel fare nulla.

I suoi amori non vengono neppure descritti come passioni travolgenti ma sembrano parte della routine quotidiana eppure la critica indica questo romanzo come dei più importanti romanzi d'amore!

Certo viene rappresentata una donna desiderosa di sentirsi amata ma, secondo me, l'autore non riesce a entrare nell'animo femminile sviscerando tutta la sua complessità.

Thérèse poi non mi è per nulla simpatica. Fa parte di quella cerchia di aristocratici che si sentono superiori agli altri vivendo nel lusso e senza fare nulla.

Il mio giudizio su Il giglio rosso non è eccelso anche se alcune frasi meritano una citazione come:

Non bisogna mai lasciarsi, quando ci si ama
Io, non esisto che da quando t'ho conosciuto, da quando sono stata tua.

Queste frasi rivelano il temperamento della donna che ha bisogno di un uomo, lei deve vivere che per lui e per questo alla fine, restando da sola, si sentirà perduta.

Una frase invece poco condivisibile è questa:

Una donna non può essere gelosa nello stesso modo di un uomo, né provare quello che più ci fa soffrire.

In essa si può vedere la mentalità di tanti uomini di quell'epoca nella quale era l'uomo il conquistatore e la donna solo la dama conquistata.

Titolo: Il giglio rosso (Le lys rouge)
Autore: Anatole France
Anno: 1894
Editore: Adriano Salani Editore
Pagine: 294

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