4 giugno 2021

Il brigante di Marco Vichi

La storia del romanzo Il brigante di Marco Vichi è ambientata nella Toscana di inizio ottocento.

Racconta storie semplici di popolani che si ritrovano in una locanda in mezzo al bosco.

Sicuramente è una lettura diversa dalle solite nella quale si mescolano la realtà storica e fatti romanzati che potrebbero essere veri.

Il brigante di Marco Vichi


Il brigante di Marco Vichi

Nella locanda si ritrovano per ripararsi dal temporale un vecchio, un giovane, un uomo dalle dita mozze e un nuovo arrivato. Ciascuno di loro racconta la propria storia e fatti che mai aveva confessato mentre sulla panca dorme Frate Capestro, un brigante leggendario, che è scampato varie volte alla morte.

I quattro uomini raccontano storie di persone semplici che per un motivo o l'altro si sono trovati a rubare o commettere violenze ma che in fondo lo hanno fatto per difendersi dai soprusi dei nobili che vivono nelle lussuose dimore senza preoccuparsi della povera gente.

Il libro non ha capitoli e le storie dei quattro vengono raccontate una dopo l'altra fino ad arrivare a un finale inatteso.

L'espediente di far raccontare a questi uomini una storia ricorda l'abitudine, ormai andata perduta, di trovarsi la sera davanti al focolare e perpetuare la tradizione orale di leggende popolari.

Qui però non vengono raccontate storie inventate ma molto vere che fanno capire molto bene come si vivesse in quell'epoca quando i nobili pensavano che tutto fosse loro dovuto e il popolo doveva abbassare la testa. Qualcuno cominciava a rendersi conto di questa ingiustizia e a lottare per ottenere l'uguaglianza.

Proprio con l'unificazione dell'Italia e la fine della dominazione dei vari duchi ha gettato le basi per la futura repubblica nella quale, per fortuna, tutti hanno le stesse opportunità.

Per l'ambientazione un po' mi ha ricordato Con gli occhi chiusi di Tozzi.

Titolo: Il brigante
Autore: Marco Vichi
Anno: 2006
Editore: Guanda
Pagine: 161

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