21 aprile 2021

Ultime della notte: il primo romanzo col commissario Charitos

Ultime della notte di Petros Markaris è il primo romanzo della serie col commissario Kostas Charitos.

L'uomo detesta i giornalisti e i bancomat, ama i suvlaki e i dizionari, grazie ai quali ogni giorno impara nuovi termini.

È un poliziotto unico, umano, scontroso, che gira disarmato.

Non ha un ottimo rapporto con la moglie, la cui unica consolazione è la TV, perché la figlia vive lontano.

Ultime della notte: primo romanzo commissario Charitos


Ultime della notte: il primo romanzo col commissario Kostas Charitos

Il commissario lavora col brigadiere Thanasis, un uomo che non ha nessuna ambizione, e che Charitos pensa sia un povero stronzo. Lo tiene a disbrigare lavori d'ufficio, di archiviazione, a tenere i contatti col medico legale e il ministro.

Nel romanzo Ultime della notte viene trovata morta sgozzata una coppia di albanesi. I sospetti cadono su un loro connazionale, Sechi, che dopo l'arresto confessa il delitto per motivi passionali.

Ma, dopo una perquisizione in casa degli albanesi, vengono trovate 500 mila dracme e gli investigatori scoprono che non vivevano in quella casa, la usavano solo per brevi periodi.

Un giorno si avvicina a Charitos la famosa giornalista Ghianna Karaghiorghi, una trentacinquenne dall'aspetto elegante, inviata di cronaca nera che gli chiede se i due albanesi avessero un bambino, senza dargli altre spiegazioni.

Charitos manda, dopo tanto lavoro d'ufficio, Thanasis a parlare con la giornalista, pensando che i due abbiano una simpatia reciproca, per scoprire quali informazioni siano in suo possesso.

Mentre si prepara per andare in onda su Canale Hellas con un'edizione straordinaria del notiziario, la Karaghiorghi viene uccisa con un supporto del proiettore.

In casa della donna il commissario trova lettere anonime minatorie firmate da un misterioso N.

La giornalista era una donna che sfruttava le sue relazioni con gli uomini per fare carriera e poi li lasciava, gli unici suoi affetti erano la sorella e la nipote Anna, una ragazza che le somiglia moltissimo.

Il sospettato di questo omicidio è Kalakoglu, un pedofilo, che la giornalista aveva contribuito a far arrestare e condannare, che aveva promesso vendetta.

Quando viene uccisa anche la collega Martha Kostaraku, strangolata con fil di ferro, le indagini prendono una piega diversa.

Infatti, la sua casa è sottosopra, l'omicida cercava un fascicolo, che è in possesso di Anna, la ragazza era andata dalla donna per consegnarglielo e invece l'aveva trovata morta.

Il dossier contiene tabelle con date, città, nomi di persone, foto dell'uomo d'affari Pylarinos, proprietario di un'agenzia di viaggi.

Indagando Charitos scopre che le persone sulla lista sono morte dopo aver fatto un viaggio all'estero. L'unico sopravvissuto dice di essere andato a Budapest per sottoporsi a un trapianto di reni, grazie all'aiuto di Eleni Duru e all'intermediazione di un'agenzia.

Nel frattempo in carcere viene ucciso Sechi e nelle sue tasche viene trovato un biglietto con un indirizzo che porta gli investigatori a Le Volpine, un asilo nido.

Proprietaria della struttura è proprio la Duru che, con la complicità di agenti della dogana e l'aiuto della coppia albanese, faceva arrivare dall'Albania bambini per darli in adozione a coppie straniere.

Proprio Sechi aveva ucciso i due albanesi perché non volevano dividere il denaro e poi qualcuno ha ucciso lui perché non parlasse del traffico di bambini.

Alla fine c'è un colpo di scena Kolakoglu rivela a Charitos di aver scoperto che la Karaghiorghi aveva un segreto e voleva rivelarlo a tutti per vendicarsi: la giornalista aveva un figlio.

La sorella confessa che in realtà Anna è la figlia di Ghianna, che gliela diede perché lei non poteva averne e il marito voleva lasciarla. In una foto, che la giornalista ha dato alla ragazza, è raffigurato proprio il padre, una faccia conosciuta al commissario.

Il romanzo è ambientato in una Atene inquietante e viziosa, in una metropoli in cui si incrociano immigrati clandestini, ex spie dell'Europa dell'est, trafficanti di organi e cronisti curiosi.

I personaggi sono ben delineati, molti sono i colpi di scena, tanti i crimini che si intrecciano creando una trama vivace e interessante.

Le indagini sono svolte meticolosamente, l'istinto del commissario lo porta sulla giusta pista, senza arrivare a facili conclusioni. Il suo lato umano lo guida nell'inchiesta e nella conclusione della vicenda, un po' come quello del commissario Wallander.

Interessante è l'ambientazione nella Grecia moderna, nella quale metà della popolazione è di origine albanese, immigrata in cerca di condizioni migliori.

Grazie a questi romanzi col commissario Charitos conosciamo piatti tipici greci come suvlaki e ghemistà.

Trovo che sia sempre interessante leggere libri ambientati in Paesi diversi per avvicinarci ad altre culture.

Anche se preferisco i thriller, dove c'è più azione, devo dire che questo libro è nel complesso di piacevole lettura.

Titolo: Ultime della notte (Nυχτερινό δελτίο)
Autore: Petros Markaris
Anno: 1995
Editore: Bompiani
Pagine: 344

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