5 febbraio 2021

Sunset Park: il libro di Paul Auster

Sunset Park è un libro di Paul Auster che tratta di problematiche generazionali e familiari narrando una storia complessa con protagonisti dei giovani con conflitti interiori.

L'autore, noto anche per il suo impegno politico e civile, racconta la solitudine e le nevrosi di giovani che vengono paragonati a reduci di guerra.

Sunset Park: il libro di Paul Auster


Sunset Park: la recensione

Il protagonista di Sunset Park è il ventottenne Miles Heller, un giovane figlio di un importante editore e di una famosa attrice, che vive in Florida dopo aver interrotto tutti i contatti con la famiglia da ben otto anni.

Miles ha la passione per la fotografia e per la lettura e, nonostante non abbia terminato gli studi, per lui la letteratura rimane molto importante. Un giorno al parco conosce la diciassettenne Pilar Sanchez e se ne innamora. La ragazza è ancora minorenne e viene minacciato dalla sorella di lei, perciò decide di tornare a New York, sua città natale.

Miles si era allontanato dalla famiglia anni prima perché aveva sulla coscienza una grave colpa, quella di aver spinto sotto un auto il fratellastro che morì.

Va a vivere nel quartiere di Sunset Park, a Brooklyn, nella casa che alcuni ragazzi hanno occupato. Abitano qui l'amico Bing, che si occupa di un negozio di riparazioni e ama la musica, Alice, che sta lavorando alla sua tesi, ed Ellen, che lavora in un'agenzia immobiliare ma aspira a diventare una pittrice.

Miles tornato in città avrà la possibilità di incontrare i suoi genitori, divorziati da anni, e risposati, più o meno felicemente, e forse di ritrovare se stesso.

Il protagonista del romanzo di Paul Auster è un ragazzo rimasto traumatizzato dall'incidente accaduto al fratellastro. Si sente in colpa perché la sua spinta è stata la causa della morte. Una volta era considerato un bravo ragazzo studioso ora è diventato la pecora nera della famiglia, ruolo che prima era toccato al fratello.

Miles ha girato molto e vissuto facendo i lavori più umili, ma questo non gli ha dato conforto ed è come se non fosse cresciuto ma fosse rimasto il ragazzino diciottenne di allora.

Lui non è il solo ad avere una vita incompleta e infelice con molti conflitti interiori irrisolti. Per alcuni aspetti mi ha ricordato i personaggi di Norwegian Wood di Murakami.

La maggior parte dei capitoli del libro sono narrati da Miles ma ogni personaggio della storia racconta la propria intimità e i desideri inespressi, così si riescono a comprendere meglio il racconto nel suo complesso e i legami tra tutte le persone.

L'amico Bing, in sovrappeso e con problemi con le donne, racconta desideri inconfessabili, Alice si trova troppo grassa e solo il suo impegno con un ente umanitario riesce a farle sopportare la sua vita.

Ellen è forse la più fragile, reduce da un aborto e da un tentativo di suicidio. Da diverso tempo non ha un uomo e sfoga la sua frustrazione sessuale disegnando corpi nudi in atti erotici.

Curiosamente la visione del film I migliori anni della nostra vita, che racconta la vita di reduci della guerra, unisce tutti i personaggi della storia.

Tutti questi giovani sono come reduci perché hanno combattuto una lotta interiore, forse riusciranno a trovare le risposte che cercano.

Miles si sente come uno dei personaggi del film che senza il padre non può far nulla e si domanda se valga la pena sperare in un futuro quando non c'è futuro. Una visione molto pessimista o forse realista della propria vita futura.

Mi è piaciuto questo libro che racconta la vita di un gruppo di ragazzi che cercano loro stessi anche attraverso la narrazione di argomenti scabrosi.

Titolo: Sunset Park
Autore: Paul Auster
Anno: 2010
Editore: Einaudi
Pagine: 222

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