3 febbraio 2021

Io non ho paura: il libro di Ammaniti

La storia di Io non ho paura è ambientata nel 1978 ad Acqua Traverse un paesino con solo 4 case nel profondo Sud.

La voce narrante è quella di Michele Amitrano, un bambino di soli 9 anni che trascorre le giornate di quella torrida estate con gli amici girando per le campagne dei dintorni coltivate a grano.

Dal romanzo di Niccolò Ammaniti è stato tratto un film di Salvatores che presenta alcune differenze ma è ugualmente bello ed emozionante.

Io non ho paura: il libro di Ammaniti


Io non ho paura: il romanzo

Il gruppo di amici è capeggiato dal bullo di turno, l'antipatico Antonio detto il Teschio, e vi prendono parte Remo, Salvatore, il figlio di un famoso avvocato, Barbara una ragazzina un po' grassottella che viene derisa dagli altri e Maria, la sorellina di soli 5 anni di Michele.

Un giorno, per caso, Michele scopre una buca con dentro un bambino biondo che crede essere morto. Nel frattempo in casa ospitano il vecchio Sergio, il capo del padre, che fa il camionista al Nord.

Michele inizia ogni giorno ad andare dal bambino, che si chiama Filippo, e tra i due sembra nascere un'intesa dopo l'iniziale paura provata da entrambi. 

Michele non capisce perché abbiano rinchiuso Filippo ma sa che deve mantenere il segreto. Le cose però hanno uno sviluppo imprevisto.

Il libro Io non ho paura racconta molto bene la condizione di miseria di quelle persone che vedono nell'andare al Nord la possibilità di migliorare la propria vita trovando un lavoro e potendo permettersi dei lussi.

Michele è figlio di un autotrasportatore e si capisce molto bene come la loro situazione finanziaria sia ben diversa da quella della famiglia di Salvatore che prende lezioni di musica, possiede tantissimi giochi e vive in una casa di lusso.

Eppure tutte le famiglie del luogo sono accomunate da una sorta di patto reciproco. Sembra che tutti sappiano quello che succede e che siano coinvolti nel rapimento che sperano possa dare loro una vita migliore.

Non credo che iniziare una nuova vita al Nord, sapendo che i soldi provengano da un atto così terribile come un rapimento, sia una cosa buona e possa essere da esempio per i bambini, eppure anche le donne, che sono madri loro stesse, non hanno dubbi.

Ho trovato terribile leggere in quali condizioni venga tenuto quel povero bambino che arriva a credere di essere morto e che la sua famiglia sia morta perché non lo cercano.

Altra cosa terribile è vedere come questi bambini crescano un po' abbandonati, forse diventando indipendenti precocemente, a prezzo della perdita della loro innocenza e della loro voglia di giocare.

Questo è un bel libro che consiglio di leggere perché racconta le paure di un bambino che sogna mostri e poi alla fine si accorge che il mostro che deve temere è il proprio padre.

Ammaniti riesce a scrivere storie molto coinvolgenti e verosimili come in Ti prendo e ti porto via che avevo letto tempo fa.


Titolo: Io non ho paura
Autore: Niccolò Ammaniti
Anno: 2001
Editore: Einaudi
Pagine: 230

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