30 dicembre 2020

Un'avventura a Budapest di Ferenc Körmendi

Un'avventura a Budapest è stato scritto da Ferenc Körmendi nel 1932. Le opere del novelliere ungherese furono molto popolari nel periodo tra le due guerre.

Nel '39 fu costretto all'esilio in Inghilterra per l'applicazione delle leggi antiebraiche e dal '48 visse negli Stati Uniti.

Un'avventura a Budapest di Ferenc Körmendi


Un'avventura a Budapest: la recensione

Le vicende del romanzo Un'avventura a Budapest si svolgono nel 1929 sebbene un lungo preambolo racconti gli anni precedenti di uno dei protagonisti, Anton Kadar, che al liceo era chiamato dai compagni il pinguino.

Ora l'ex compagno Kelemen, vedendo una sua foto su una rivista, scopre che è diventato architetto e che vive agiatamente in Sud Africa. Il giovane non se la passa bene e decide di scrivergli per invitarlo a tornare a Budapest. La scusa è l'incontro tra ex compagni di scuola, ma in realtà il suo intento è quello di raggirarlo e ottenere del denaro.

Nella prima metà del romanzo si parla della vita di Kadar. Durante la Prima guerra mondiale fa il soldato, poi immigra a Vienna e a Londra, dove conosce la sua futura moglie.

Il giovane Kadar non è ricco ma auspica sempre una vita migliore e, per una serie di circostanze, riesce a mantenersi e a realizzare i suoi piani. Le donne hanno un ruolo importante nella sua vita. Ogni volta pensa di essersi innamorato, ma alla fine si capisce come sfrutti tutte le donne per ottenere dei vantaggi: un alloggio, conoscenze importanti e la ricchezza.

Ora Kadar torna a Budapest dopo molti anni e trova i suoi vecchi compagni e la sorella di Kelemen, Jole. La ventenne dai capelli rossi lo affascina. Con lui però c'è la moglie e l'uomo deve trovare sempre scuse per passare del tempo con l'altra.

Kadar trascorre molti mesi in una città nella quale la crisi economica si fa sentire e chissà che non decida di rimanere.

Il romanzo Un'avventura a Budapest è piuttosto lungo ma la storia riesce a essere abbastanza avvincente, seppure non abbia trovato molto simpatici i vari personaggi.

Il protagonista è sicuramente Kadar, un giovane che ha trascorso parte della sua vita in povertà contando i soldi da spendere, ma anche approfittandosi degli altri, sia delle donne sia degli amici come il ragazzo viennese ricco ma infelice. In pratica lui ha ottenuto il massimo col minimo sforzo riuscendo a trovare sempre le occasioni giuste. Egli non è particolarmente istruito ma sicuramente intelligente perché ora a Budapest riesce a gabbare quelli che vogliono favori da lui.

Kelemen è un altro opportunista che fa l'impiegato ma è insoddisfatto della sua vita e attende un cambiamento che non arriva. Egli sembra contare troppo sugli altri senza cercare di migliorarsi in qualche modo, anzi si licenzia e alla fine si vede la sua disfatta.

Il libro racconta un'epoca lontana ma la crisi economica che colpisce quella città potrebbe essere la stessa che viviamo ai nostri giorni. Le offerte di lavoro sono scarse ed è difficile riuscire a far carriera.

Forse ora come allora si pensa troppo al posto fisso e non a svolgere lavori alternativi che possano permettere di vivere più sereni facendo ciò che piace. Una lettura illuminante può essere Le coordinate della felicità.

I personaggi del racconto sembrano quasi tutti opportunisti, sia gli uomini sia le donne. La moglie di Kadar è l'esempio di donna che accetta i tradimenti sapendo che il marito torna sempre da lei e trovo che sia abbastanza squallida la cosa. Visto che è stata proprio lei a dargli la fama e la ricchezza non credo che accettare tutto sia giusto!

Non è certo come la Tereza del romanzo L'insostenibile leggerezza dell'essere di Kundera.

Jole è una giovane che vive la sua vita in maniera disinibita, provocando gli uomini, ma forse è la più saggia perché non vuole essere solo un'amante.

L'autore riesce a delineare i personaggi anche nell'aspetto psicologico raccontando le loro fragilità e i loro desideri.

Nel complesso la lettura è stata gradevole anche se un fondo di tristezza traspare da tutto il racconto.

Titolo: Un'avventura a Budapest (A budapesti kaland)
Autore: Ferenc Körmendi
Anno: 1932
Editore: Bompiani
Pagine: 360


2 commenti:

  1. E' uno dei miei romanzi preferiti:
    ottima recensione, complimenti.

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    1. Mi piace leggere romanzi ambientati nei luoghi che ho visitato, grazie per la lettura

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