28 ottobre 2020

Accabadora: l'ultima Madre

Accabadora è un romanzo di Michela Murgia che si è aggiudicato nel 2010 il prestigioso Premio Campiello.

Il titolo richiama alla professione di colei che pone fine alla vita di un malato che non ha speranze di guarire e che non sopporta più i dolori fisici e psicologici della sua condizione.

Il libro fa riflettere sulla tematica dell'eutanasia ma racconta anche le tradizioni della Sardegna, terra nella quale è ambientato.

accabadora romanzo michela murgia

Accabadora: l'ultima madre

Nel romanzo l'Accabadora è Bonaria Urrai, che trova naturale aiutare le persone ad avere una dolce morte come è naturale aiutare una partoriente a mettere al mondo il figlio e tagliare il cordone ombelicale. Lei è l’ultima Madre colei capace di togliere la vita.

Arrivata alla mezza età decide di occuparsi della piccola Maria Listru facendola diventare sua fill’ e anima, in pratica adottandola, visto che non si era mai sposata perché il fidanzato morì durante la Grande Guerra.

Maria è l’ultimogenita della vedova Anna Teresa Listru e da un giorno all'altro si ritrova a vivere in una grande casa dove ha sempre da mangiare, giochi che non deve dividere con le sorelle e può anche studiare e imparare bene l'italiano, a differenza delle sorelle.

Bonaria è sarta e così insegna il mestiere alla ragazzina che cresce amando lo studio e giocando spesso con l'amico Andrea.

Succedono però degli avvenimenti che la portano a capire cosa faccia Tzia Bonarria e per lei non sarà facile comprendere e accettare questo.

Il romanzo ambientato negli anni '50 racconta le tradizioni popolari sarde, alcune delle quali molto curiose. Vengono, ad esempio, raccontati i preparativi per le nozze, le adozioni sui generis, le usanze durante i funerali, gli atti scaramantici per togliere il malocchio.

Anche se l'autrice usa alcuni termini dialettali si capisce benissimo il significato di ogni parola. Anche la grande Grazia Deledda nei suoi romanzi usava il dialetto per renderli più realistici, Canne al Vento è il suo capolavoro.

Michela Murgia è molto brava a far intuire alcune cose, senza entrare nei dettagli, riuscendo così a far capire che spesso i bambini, o adolescenti, sono vittime di molestie e di attenzioni particolari, non lecite.

Il tema principale è quello dell'eutanasia e questo libro fa capire come sia un mezzo per porre termine alla sofferenza ma che va valutato caso per caso, perché dietro possono esserci interessi di chi rimane in vita.

Certo non è semplice capire se un malato voglia davvero morire o piuttosto porre fine alle proprie sofferenze e al disagio di essere costantemente aiutato da qualcuno.

L'autrice porta alla riflessione, ma senza giudicare nessuno, solo raccontando una storia verosimile sulla vita quotidiana dell'epoca.

Titolo: Accabadora
Autore: Michela Murgia
Anno: 2009
Editore: Einaudi
Pagine: 166

Nessun commento:

Posta un commento

Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.