21 agosto 2020

Novembre: romanzo sull'amore perduto di Flaubert

Visto che ho amato tanto Madame Bovary mi è stata consigliata la lettura di Novembre che però ho trovato solo in edizione originale in lingua francese.

Sicuramente non ho compreso appieno tutte le sfumature delle parole scritte ma è stata un'occasione di fare un ripasso del francese che ho studiato a scuola ma che, nella vita di tutti i giorni, non utilizzo mai.

Il libro è una sorta di autobiografia che Gustave Flaubert ha scritto quando aveva vent'anni.

Novembre: romanzo sull'amore perduto di Flaubert


Novembre: le riflessioni di Flaubert


L'autore in Novembre racconta l'attrazione verso le donne e le sofferenze che ne derivano.
L'incontro con la prostituta Marie permette al giovane di vivere le sue prime esperienze, ma i due non si vedranno mai più.
Alla fine del breve racconto autobiografico trova un manoscritto della donna nel quale lei racconta la propria vita.
Scopre così che le loro vite alla fine non erano tanto differenti: entrambi erano cresciuti nella mancanza d'amore e nell'illusione di trovarlo.

Il romanzo è davvero breve e perciò si legge velocemente, seppure penso sia importante soffermarsi su alcune riflessioni e apprezzare la scelta delle parole nel raccontare questa vicenda.
Sembra, in taluni passaggi, quasi di leggere uno scritto poetico.

In questo periodo sono abbastanza triste e leggere una storia che mette ancor più tristezza non so sia stato un bene.
Amo l’autunno, triste stagione che si addice ai ricordi. Quando gli alberi non hanno più foglie, quando il cielo conserva ancora, al crepuscolo, la tinta rossastra che indora l’erba appassita, è dolce vedere spegnersi tutto ciò che fino a poco tempo prima ancora ardeva in noi
Fin dall'inizio mi è sembrato trasudare pessimismo, mancanza di voglia di vivere e di trovare la bellezza del mondo e delle persone. La scelta di questo mese autunnale è perfetta per farsi trasportare dai ricordi e per far emergere una grande tristezza che fa pensare alla morte.
tout va dormir ou mourir
Sembra una storia scritta da un uomo anziano che sente la morte vicina, o persino che la stia cercando, e non il racconto di un giovane che ripensa all'amore perduto.

Come in Madame Bovary rincorre la tematica del desiderio di essere amati e penso che questo sia una cosa comune a tutti noi. Chi non vorrebbe avere vicino una persona che l'abbracci e la faccia sentire unica? Chi non vorrebbe trascorrere con l'amato i momenti belli e brutti della vita?

Forse ha ragione l'autore e il nostro cuore non potrà mai essere penetrato e le passioni vi muoiono dentro, come fossero viaggiatori nel deserto sterminato le cui grida nessuno ascolterà.
Le coeur de l'homme n'est-il pas une énorme solitude oùnul ne pénètre? les passions qui y viennent sont comme les voyageurs dans le désert du Sahara, elles y meurent étouffées, et leurs cris ne sont entendus au-delà.

Se penso a qualche altra lettura che mi abbia fatto pensare così tanto all'amore e alla morte potrei accomunarlo all'Antologia di Spoon River ma lì erano epitaffi e non riflessioni sul desiderio, sull'amore e sulla morte.

Titolo: Novembre (Novembre. Fragments d'un style quelconque)
Autore: Gustave Flaubert
Anno: 1842
Editore: Mondadori
Pagine: 120

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