3 giugno 2020

Il signore delle mosche: un romanzo per ragazzi

Il signore delle mosche è un romanzo scritto nel 1952 da William Golding e pubblicato due anni più tardi.

Avevo sentito parlare tanto di questo libro, considerato una lettura da ragazzi, ed ero curiosa di leggerlo.
La storia inizia con l'arrivo su un'isola disabitata di un gruppo di ragazzini che sono sopravvissuti alla caduta del loro aereo, mentre stavano mettendosi in salvo dalla guerra.

Il signore delle mosche: un romanzo per ragazzi


Il signore delle mosche: la recensioni


I ragazzini protagonisti del romanzo Il signore delle mosche hanno al massimo una dozzina d'anni, ma ce ne sono anche di molto piccoli, e appartengono a famiglie di ceto elevato.
Da subito eleggono come capo Ralph preferendolo a Jack, il capocoro della scuola.
Oltre a loro c'è Piggy, un ragazzo che soffre d'asma, non sa nuotare, porta gli occhiali ed è grasso ma che si rivela molto più saggio di tutti gli altri.

Ralph incomincia a organizzare il gruppo dando indicazioni su dove costruire rifugi per la notte e dove accendere un fuoco sulla montagna per permettere ai soccorritori di trovarli, necessità imprescindibili da tutto il resto.
I ragazzi ben presto non si attengono alle regole e Jack organizza un gruppo di cacciatori per sfamarsi con i cinghiali che stanno sull'isola e rivendica il potere.

Il libro per ragazzi, ma non solo, racconta la vita di questo gruppo che se vogliamo possiamo paragonare all'umanità, un po' come l'allegoria della tirannia del romanzo La fattoria di Orwell.

I personaggi principali sono:

  • Ralph un ragazzo bello, biondo, intelligente e buono che cerca di dare delle regole al gruppo ma accentrando troppo il potere su di sé. Molto spesso si mostra indeciso e poco convinto di ciò che sia meglio e viene consigliato da Piggy.
  • Piggy è un ragazzo che viene preso in giro per il suo aspetto ma proprio i suoi occhiali permettono ai ragazzi di accendere il fuoco. Egli è molto intelligente e capace di pensare non solo alle necessità quotidiane, ma anche al futuro, ed è un valido consigliere per Ralph, che finisce per capire il suo valore.
  • Jack è un ragazzo aggressivo e violento che da subito si pone come rivale di Ralph per la leadership sul gruppo, contando sul supporto dei ragazzi del coro. Egli bada più alle necessità primordiali come quella di cibarsi non capendo l'importanza di tenere acceso il fuoco per farsi notare dalle imbarcazioni di passaggio. Jack pensa che la sua abilità nel cacciare possa bastare a diventare il capo perché sfamando i ragazzi e col suo fascino riesce a conquistarli.

Golding con questo romanzo vuole proporre una metafora del potere e della democrazia creando personaggi che rappresentano diversi modi di pensare e di agire.
Se da un lato troviamo Ralph, che vuole mantenere l'ordine e organizzare il gruppo dettando regole, dall'altra troviamo Jack che pensa solo ai bisogni primordiali e ai divertimenti senza curarsi delle conseguenze e istigando il gruppo ad atti violenti per avere il predominio.
Jack riesce a scatenare gli istinti animaleschi che fanno tacere i sensi di colpa per portare a uno stato di cattiveria e di violenza impensabile.
I ragazzi, abbandonati a se stessi e senza la guida di un adulto, mostrano le peggiori cose e così la violenza prevarica sulla civiltà.

L’isola paradisiaca in cui sono arrivati si trasforma in un campo di battaglia dove ci saranno vittime e carnefici.

Trovo questo romanzo originale e ottima metafora del potere e degli istinti dell'uomo che libero da regole finisce per procurare solo disastri.
Devo dire che, nonostante sia ben scritto e la trama sia intrigante, non mi è piaciuto particolarmente forse perché i personaggi non sono molto approfonditi e sono ragazzini.

Il titolo del romanzo si riferisce alla testa di un maiale messa sopra un bastone e offerta come pegno al mostro dell'isola perché non faccia loro del male. Ma i veri mostri a quanto sembra diventeranno loro stessi perché senza regole, senza morale e senza buon senso.

Titolo: Il signore delle mosche (Lord of the Flies)
Autore: William Golding
Anno: 1954
Editore: Mondadori
Pagine: 277

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