16 maggio 2020

Epidemia: romanzo della serie con Jack Stapleton

Non avevo mai letto nulla di Robin Cook e così ho trovato Epidemia un thriller davvero ben fatto e che svela il colpevole solo alla fine.
Incuriosita sono andata a leggere la biografia dell'autore, che lavorava come medico, e ho scoperto iniziò a scrivere libri gialli/thriller per far conoscere in questo modo i problemi legati alla sanità americana e alla ricerca medico-scientifica.

Ha scritto diversi romanzi, alcuni sono diventati anche film come Coma, e perciò penso che prossimamente ne prenderò altri in prestito perchè mi piacciono il suo modo di raccontare e l'ambientazione medica dei romanzi. Questo in particolare fa parte della serie con Jack Stapletonche è arrivata a ben 11 opere.

Epidemia: romanzo della serie con Jack Stapleton


Epidemia: la recensione


Ho ritrovato proprio in Epidemia alcune cose in comune coi romanzi della Cornwell, una delle mie autrici preferite, a cominciare dal protagonista che lavora come anomatopatologo a New York.

Nel prologo, ambientato nel 1918, si racconta il ritrovamento in Alaska dei corpi di due persone morte per il contagio di un virus.
La storia si sposta avanti nel tempo nella New York del 1996 e conosciamo il dottor Jack Stapleton che, lasciata la specializzazione in oftamologia per l'avvento delle cliniche private, ora fa l'anatomopatologo.
L'uomo si porta dietro un dolore tremendo perchè, alcuni anni prima, in un incidente aereo sono morte la moglie e le due figlie.
Jack abita a Harlem e con la sua bici tutti i giorni va al lavoro in centro.
Un giorno arriva all'obitorio il corpo di un uomo morto di peste ma, se questo non bastasse, nei giorni successivi altri cadaveri presentano lesioni provocate da virus potentissimi. Tutti arrivano da un ospedale gestito dall'American Care, proprio quelli che lo avevano costretto anni prima a cambiare specializzazione.
Jack è un uomo molto scrupoloso e, contravvenendo alle direttive del suo superiore, va in quell'ospedale per capire come possa essere avvenuto il contagio. Per la verità non in molti credono alle sue teorie di contagi fatti di proposito ma lui persiste nelle indagini ma qualcuno assolda una gang per ucciderlo.
Nel frattempo, uscendo una sera con il collega Chet, conosce la pubblicitaria Terese che sta lavorando a una campagna per la National Health, la diretta rivale dell'American Care, e inaspettamente tra i due sembra esserci un certo feeling.

Questa è la trama in poche parole del secondo romanzo della serie con Stapleton che è ricco di personaggi secondari che contribuiscono a rendere la lettura avvincente perchè si cerca di capire chi ci sia dietro l'epidemia. Non mancano le descrizioni delle autopsie fatte da Jack e dai suoi colleghi oltre che la descrizione dei sintomi provocati dalle diverse malattie virulente che sono sempre interessanti, almeno per chi ama questo genere di cose.
Per la verità le autopsie non sono dettagliate come nei romanzi della Cornwell ma comunque si parla di analisi dei tessuti che, nel caso specifico, sono quelle essenziali per capire cosa abbia colpito le vittime.
Fondamentali sono pure le informazioni che gli assistenti ricercano sul possibile vettore del contagio che spesso in questi casi sono animali selvatici o esotici.

Jack però non crede nelle coincidenze e se una malattia, seppure insolita, poteva starci, due o tre differenti nell'arco di pochi giorni sono troppe!
Jack è senza dubbio il personaggio principale mentre l'amico Chet fa da spalla. Interessante è anche la figura di Terese, una donna in carriera che lavora davvero tante ore e che potrebbe essere la donna giusta per lui. Entrambi hanno avuto eventi dolorosi in passato e potrebbero capirsi, lei poi si dimostra anche premurosa curandolo e ospitandolo quando è in difficoltà.

Nella storia oltre al personale medico entrano anche alcuni membri di gang rivali capaci di uccidere a sangue freddo e questo fa capire come NY sia ricca di contraddizioni.

Il romanzo ha una trama molto ricca e non manca l'azione e, arrivata quasi alla fine, devo dire che avevo iniziato a sospettare che dietro tutto ci fosse stata una persona, invece mi sbagliavo di grosso! L'epidemia era stata causata da un altro personaggio che ovviamente non rivelo e con motivazioni per me assurde.

Penso che Cook sia riuscito nel suo intento di parlare di questi grossi colossi della sanità americana che si preoccupano più dei soldi che di curare le persone.
Interessante, ad esempio, è la statistica secondo la quale un tot di persone ogni anno vengono contagiate da un virus mentre sono ricoverate, cosa comune comunque a tutti gli ospedali compresi quelli italiani. Di queste cose si parla poco e invece sono molto interessanti perchè strumenti non ben sterilizzati, condotti d'aria non puliti o altro possono essere la fonte di malattie che sono ancor più pericolose, se si ha il fisico debilitato.

Titolo: Epidemia (Contagion)
Autore: Robin Cook
Anno:1995
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 296

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