27 marzo 2020

Follia: un romanzo psicologico di McGrath

Il romanzo Follia di Patrick McGrath è ambientato nel 1959 in un manicomio criminale nella campagna inglese e le vicende sono narrate dallo psichiatra Peter Cleave, un uomo di mezza età dai gusti raffinati.
La bellezza del romanzo non sta nell'immedesimarsi nei vari personaggi e nel parteggiare per uno o per l'altro ma nella storia che mostra come un'ossessione possa portare a conseguenze irreparabili.

Follia: un romanzo psicologico di McGrath


Follia: romanzo di McGrath


Nel manicomio criminale arriva il nuovo vicedirettore, Max Raphael, accompagnato dalla moglie Stella e dal figlio Charlie, ospitati in una casa all'interno della struttura.
Max è un uomo tranquillo e con poco spirito d’iniziativa mentre la moglie è una donna affascinante e raffinata.
Tra i detenuti che godono di semilibertà e sono impegnati nei lavori di giardinaggio e di ristrutturazione di una serra di epoca vittoriana c'è l’uxoricida Edgar Stark.
Stella ed Edgar, dopo un primo incontro casuale, iniziano a parlarsi quotidianamente finché scoppia tra i due una passione travolgente.

La donna prova una sorta di ossessione per questo uomo forte che le fa dimenticare un matrimonio privo di passione e una vita insoddisfacente ma un giorno Edgar evade e lei si sente oppressa dal ritorno alla normalità.
Non sopportando più di vivere col marito decide di andare a Londra, in cerca dell'uomo che ama.

Il romanzo Follia è molto avvincente e la storia risulta intrigante e ricca di colpi di scena e di avvenimenti impensabili che fanno riflettere sulla sottile linea che ci separa dalla follia.
Nonostante sia ambientato in un manicomio criminale è ben diverso dall'Isola della follia, un altro bellissimo romanzo che consiglio di leggere.

La protagonista del romanzo è Stella, una donna che vive un matrimonio infelice ma, forse per convenienza, resta sposata a un uomo per cui non prova nulla. In Edgar vede un uomo che le fa provare qualcosa e che la distrae dalla routine quotidiana e, quando lui scappa senza dirle nulla, si sente invadere dall'ansia e in lei scatta la molla che la spinge a lasciare la famiglia.
La sua ossessione le fa lasciare, oltre che il marito, anche il figlio, che sentirà la sua mancanza, senza preoccuparsi delle conseguenze del suo gesto che porterà discredito alle qualità professionali di Max.

Stella mai dubita dell’amore di Edgar e accetta di vivere in un appartamento fatiscente, in privazioni, abbruttita e persino picchiata da un uomo geloso.
Leggendo le vicende successive sembra che Stella più che innamorata di Edgar sia alla ricerca di emozioni e di uomini che la trovino attraente.
Forse l'inizio del suoi problemi psichici stanno nel non accettarsi e nella mancanza di forza di volontà perché essere sotto il controllo di un uomo la fa sentire sicura.

Nel racconto si capisce fin dall'inizio che Cleave ha in cura Stella e raccoglie i suoi ricordi di donna infelice, innamorata e ossessionata ma anche capace di avere la lucidità necessaria per farsi passare per sana.
Cleave è una figura molto controversa perché passa da amico a medico curante e mette in cattiva luce la categoria di psichiatri facendosi imbrogliare da una malata, con la quale ha qualcosa in comune, ovvero Stark.
Tutti i psichiatri del libro non ne escono bene perché da luminari quali sembrano dovrebbero essere capaci di capire le persone che hanno vicino e riuscire a evitare tragici eventi.
Stella è ossessionata dal suo amore mentre Cleave è ossessionato dal fatto che sia fuggito e non abbia capito in tempo le sue intenzioni di fuga e sia in apprensione per quello che potrebbe compiere.
Ravvisai nella sua infatuazione sessuale e amorosa un riflesso, certo primitivo e distorto, ma comunque un riflesso, della mia sollecitudine per un uomo malato
Per la verità in tutto il racconto non c'è un personaggio che risulti simpatico perché gli psichiatri sembrano troppo presi dalla loro professione e apatici, la madre di Max è odiosa con la sua aria di superiorità, Stella diventa insopportabile, Edgar non l'ho trovato per nulla interessante e gli altri uomini sembrano volere solo una cosa.

Titolo: Follia (Asylum)
Autore: Patrick McGrath
Anno: 1996
Editore: Adelphi
Pagine: 296

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