13 settembre 2019

La crescita di una donna raccontata in Il disturbo invisibile

Il disturbo invisibile è un racconto autobiografico scritto da Valeria Sommovigo, una mia concittadina che conosco perché frequento la sua palestra.
Mi aveva detto che avrebbe pubblicato questo libro, senza scendere nei dettagli, e perciò ero curiosa di leggerlo ma non mi aspettavo che toccasse argomenti così interiori.
Già il titolo fa pensare a un problema interiore, emotivo, che nel caso di Valeria sfocia in un disturbo alimentare che già avevo trovato in altri libri come La solitudine dei numeri primi o Riflessi di Donne.

La crescita di una donna raccontata in Il disturbo invisibile

Il disturbo invisibile: la crescita di una donna


Ho trovato molto interessante la lettura del libro Il disturbo invisibile perché Valeria Sommovigo parla della sua vita e del suo percorso di crescita e analisi che l'ha fatta avvicinare a molte discipline come il reiki, i fiori di Bach, la riflessologia cinese, i massaggi e la danza.
Ha profondamente ragione quando dice che gli altri vedono solo una parte di noi.

Io l'ho sempre vista come una donna forte, energica, iperattiva, molto impegnata (palestra, associazione culturale, figli, corsi) e dedita all'apprendimento con passione.
Proprio tutto questo era lo sfogo del suo disagio emotivo che le ha permesso di scaricare il nervosismo e l'insoddisfazione che, chi la conosce bene, le rimproverava.
Lo scrivere la sua autobiografia è stato anche un modo per autoguarirsi.
Parla anche del suo percorso di analisi e di cose molto intime e personali che io non avrei mai il coraggio di raccontare pubblicamente.
Le va fatto un plauso anche per questo e la lettura può essere di stimolo a chi abbia dei problemi e provi sofferenza come la chiama lei.
Incredibile che lei con un fisico invidiabile non si piacesse!

Il suo disagio è anche legato alla sua vita familiare, come ben sappiamo l'ambiente familiare è fondamentale per lo sviluppo emotivo e psichico:
L'idea di essere rifiutato, prima dai genitori, poi dagli amici, è un'idea che il nevrotico mantienesi può vivere trasformando quella rabbia in spinta creativa
Molto importante è per lei l'approccio alla guarigione perché nulla è frutto del caso e crede che la vita muti di continuo, perciò bisogna far sparire le ansie per il futuro.

Nell'autobiografia parla di diverse discipline molto interessanti e cita spesso frasi del libro Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés che da tempo volevo leggere, rimandando sempre.
Il tema del libro è la psicanalisi femminile fatta attingendo da miti e leggende e Valeria dice di aver perso la sua pelle-anima, cioè si è allontanata da se stessa.
Se non riesci a entrare in contatto con te stessa, coi tuoi desideri attraverso le cose che ti rendono felici , non riesci più a sapere chi sei e cosa devi fare
Mi sono piaciute le sue considerazioni sul fatto che bisogna accettare le persone per quelle che sono e amarle anche per i loro limiti.
Purtroppo, come nel suo caso, chi perde la stima per se stesso rinuncia a vivere perché inizia ad avere problemi col cibo che viene visto come qualcosa legato al nutrimento affettivo.
Non nutrirsi, impedirsi di godere, di provare piacere equivale a non vivere
Una lettura che consiglio perché oltre alla tematica trattata è scritto molto bene e stimola a cercare informazioni sulle discipline delle quali parla.

Le autobiografie non si possono giudicare come un romanzo perché lì tutto è frutto della fantasia e perciò, oltre allo stile e al linguaggio, è importante anche la storia.
Un libro merita se lascia qualcosa e questo mi ha fatto molto pensare alla mia vita, al mio passato e al presente. Pure io ho vissuto praticamente tutta la vita nell'insoddisfazione e mentre leggevo questo libro, qualche anno fa, sentivo che mi mancava qualcosa, che non riuscivo a sviluppare tutte le mie potenzialità.
Soprattutto però mi ha dato conferma che bisogna vivere appieno la propria vita, senza farsi condizionare, cercando ciò che ci rende felici.
Spesso presi dalla routine quotidiana dimentichiamo di ricercare quello che effettivamente vogliamo fare ed essere.

Questo coraggioso racconto autobiografico, che parla di problemi comuni a molte donne, mi ha stimolato a trovare la via d'uscita alla situazione nella quale vivevo.
Ora sono più felice, ho iniziato a viaggiare tanto come volevo fare e ho reciso una relazione che era diventata soffocante e m'impediva di essere veramente me stessa.

Titolo: Il disturbo invisibile
Autore: Valeria Sommovigo
Anno: 2014
Editore: Booksprint
Pagine: 140

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