12 dicembre 2018

Riflessi di donne: una storia che parla di donne

Riflessi di donne è il romanzo d'esordio di Maria Pia Carella, una giovane donna molto apprezzata da me per la sua capacità di esprimere le emozioni che le suscita la lettura di un libro o la visione di un film. L'ho conosciuta virtualmente su un sito di opinioni, che ora ha cessato l'attività, anni fa e perciò quando ha pubblicato il suo libro sono stata una delle prime a leggerlo.

Il giudizio su un libro è sempre difficile e ogni lettura mi lascia qualcosa dentro, sia in positivo che in negativo, e valuto ogni romanzo secondo diversi parametri: la bellezza e l'originalità della storia, lo stile oppure per le sensazioni che mi lascia, come in questo caso.

Aspettavo con ansia l'arrivo di questo libro e anche un po' di preoccupazione per il timore che non mi piacesse, mi sarebbe dispiaciuto dare un giudizio negativo, ma conoscendo le sue doti letterarie la mia paura era infondata.

Riflessi di donne: una storia che parla di donne


Riflessi di donne: storie di donne


La copertina di Riflessi di donne è molto bella e particolare: raffigura una donna in posa di tre quarti, con il viso nascosto dalla sua folta chioma, e in primo piano la sua mano che regge uno specchio, da qui il sottotitolo: "guardarsi in uno specchio di carta".

Le storie raccontate riflettono le varie esperienze di donne, diverse tra loro, ma tutte capaci di amare e lottare per quello in cui credono.

Sono quindici storie, alcune brevi altre più lunghe, che parlano di donne, delle quali l'autrice stessa nella nota finale fa un ritratto molto accattivante, per mettere in risalto la forza che hanno avuto uscire dalla tradizione che le vuole relegate, come figure di secondo piano nella società, dietro agli uomini.
Ogni storia racconta una vita attraverso la sofferenza: si parla di aborto, di anoressia, di violenza tra le mura domestiche, di amori tra donne, di amore per Dio, di amicizia, di prostituzione, di malattia, di donne che vivono nell'illusione di avere un matrimonio perfetto.
Sono storie di donne che non si danno per vinte, che lottano, che trovano il coraggio di andare avanti in qualunque situazione, che cercano l'amore sincero, che in definitiva cercano la felicità.
Alcune storie sono molto forti, trattano di argomenti difficili, ma Mary riesce con il suo stile misurato a portaci in realtà anche molto lontane dalla nostra vita quotidiana.

Io ho sensibilità molto particolare, fin da piccola mi commuovevo leggendo storie tristi, e in queste storie ho trovato una disperazione che mi ha portato ad avere gli occhi lucidi e leggendone alcune mi sono commossa molto, da tempo non leggevo pagine capaci di suscitare in me così forti emozioni.
Eppure anche se le vicende umane narrate sono tristi in quasi tutte si intravede un lieto fine, che forse ripagherà le protagoniste delle sofferenze patite, seppur tardivamente.

In molte di queste storie ci sono vicende che mi sono capitate in prima persona o che sono capitate a mie amiche, altre sono racconti di realtà quotidiane che magari ignoriamo, ma che molte donne vivono.
Io mi sono identificata in Francesca, una single quarantenne che non crede che le single siano felici come dicono di essere.
Lei ha avuto diversi amori, ma era sempre alla ricerca dell'uomo ideale e si è lasciata sfuggire molte occasioni. Ora si rende conto che la sua bellezza sta sfiorendo, che deve darsi da fare per trovare l'uomo giusto, che non sarà come ha sempre immaginato ma un uomo capace di darle l'affetto che ha sempre voluto.
No, adesso basta scappare, adesso devo correre, correre più veloce di questo tempo, questo fiore profuma ancora di vita ed è giusto che venga colto, la vita in questo vaso non le basta più!
Oppure in alcuni tratti dell'amica di Sabrina, che combinazione porta il mio stesso nome, una ragazza che all'apparenza sembra frivola.
Stefania è leggera nei confronti della vita, è dedita allo shopping, alla cura del suo aspetto, esce sempre con uomini che la usano per poi scaricarla, ma che forse è alla ricerca di un affetto sincero, di costruire qualcosa di concreto nella sua vita.
Sabrina capisce che non si dovrebbero dare giudizi affrettati sulle persone, meno che mai dovrebbero farlo le amiche, e se riuscirà a parlarle sinceramente le farà capire che spreca la propria vita in banalità.

In conclusione non posso che dare che esprimere il mio parere entusiasta per questo libro, scritto da una giovane donna, che parla di vicende al femminile, e che porta a riflettere, incita a non rimanere indifferenti verso gli altri, a capire i sentimenti delle persone, a cercare di essere meno superficiali e avere anche la forza di perdonare.

Dopo ogni storia c'è una poesia, scritta dall'autrice, come corollario al racconto, che esprime in pochi versi le sensazioni suscitate nel racconto.

Domani chissà
Respiro forte
l'aria sa di sale
sapore aspro
di un incerto domani
Guance che bruciano
di un freddo calore
mani che tremano cercano il sole
piedi che solcano
strade dissestate
unghie che scavano
tra gioie passate.
Inciampo
Cado
Mi rialzo
Domani chissà
è tutto incerto.

Ringrazio Mary per la dedica, per me è un grande privilegio aver letto questo romanzo in anteprima, nella certezza che diventerà il primo di una lunga serie di successi letterari.

Titolo: Riflessi di donne
Autore: Maria Pia Carella
Anno: 2007
Editore: Palmisano Edizioni
Pagine: 187

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