19 luglio 2019

La casa degli spiriti: una storia di generazioni di donne

La casa degli spiriti racconta la storia della ricca famiglia Trueba nell'arco di tempo che va dagli anni '20 agli anni '70, ripercorrendo, così a storia del Cile.

Le tragedie vissute dai protagonisti sono state in parte vissute dall'autrice, Isabel Allende, costretta a fuggire all'estero dopo il colpo di stato del '73 in cui morì suo zio, il presidente Salvador Allende, e in parte sono frutto dei racconti della madre.

La casa degli spiriti: una storia di generazioni di donne


La casa degli spiriti: la trama


Le vicende del romanzo La casa degli spiriti hanno per protagoniste proprio le donne della famiglia, che, generazione dopo generazione, sono il fulcro della storia con le loro emozioni, le loro passioni, i loro ideali.
I loro nomi: Nivea, Clara, Blanca e Alba riportano a immagini di lucentezza, purezza e luce come a significare che anche nei momenti più bui esistono donne che riescono con la loro luce interiore a rischiarare il domani.

Il patriarca della famiglia è Esteban Trueba, nato da una famiglia umile, con una miniera d'oro riesce a diventare ricco. Egli chiede la mano della bellissima Rosa Del Valle, appartenente a una ricca e nobile famiglia.
Per colpa dell'ingestione di un veleno, destinato al padre, Rosa muore ma Esteban si sposa con l'altra sorella, Clara, dotata di poteri di chiaroveggenza.
Dalla loro unione nascono tre figli: la primogenita Blanca e i gemelli Jaime e Nicolas.

Nel frattempo Esteban ristruttura la fattoria delle tre Marie, che era ridotta allo sfacelo, e dà condizioni di vita soddisfacenti ai suoi contadini, che però reputa inferiori e non in grado di far andare bene le cose senza la sua guida.

Esteban è un uomo violento con un desiderio sessuale smisurato che lo porta a commettere violenze su molte donne, alcune delle quali partoriranno suoi figli illegittimi.
Nella fattoria cresce il figlio del fattore, Pedro Terzo Garcìa, della stessa età di Blanca e tra i due inevitabilmente sboccia l'amore contrastato da Esteban, che non lo ritiene degno di sposare la figlia e col quale ha un violento confronto.

Blanca, per compiacere il padre, sposa un conte svizzero e va a vivere lontano, ma, scoperta la natura ambigua dell'uomo, torna a casa, protetta da Clara.
Qui partorisce la figlia di Pedro, la bella Alba dai capelli verdi come la zia Rosa, che crescerà con ideali di uguaglianza e di solidarietà che la faranno innamorare di Miguel, un militante politico per il quale finirà in prigione durante il colpo di stato.
Intanto Esteban è diventato senatore per il partito conservatore ed è rispettato da tutti, tranne che dai figli che lo evitano per quanto sia possibile. Jaime addirittura cambia il proprio cognome perché si occupa dei poveri e altrimenti i suoi compagni gli sarebbero ostili.

La casa degli spiriti: i personaggi


Molti sono i personaggi del romanzo che racconta generazioni di donne e uomini cileni che io immagino coi volti degli attori che hanno interpretato questi ruoli nell'omonimo film.

Esteban è un uomo cresciuto povero che non si cura della madre malata ma passa del denaro alla sorella Ferula, che sacrifica la sua vita nelle cure della donna, e che diventando ricco acquista tutti i vizi dei potenti.
Le sue violenze nei confronti delle donne causeranno la vendetta di uno dei suoi figli illegittimi, che si vendicherà sulla giovane Alba, dopo il colpo di stato, compiendo torture inaudite.
L'uomo pensa di essere un buon padrone per i suoi contadini, costruendo case accoglienti, dandogli una scuola, ma rimane sempre dell'idea che chi appartiene ai ceti bassi non possa essere in grado di comandare, non pensando che anch'egli è cresciuto povero.
Certo che dopo l'elezione del Presidente, quando molte fattorie sono state espropriate, i contadini dimostrano stupidità nel distruggere la casa padronale, mangiare tutto il bestiame destinato all'allevamento. Dopo che Trueba ritorna in possesso della terra non può fare a meno che vendicarsi e distruggere le case dei contadini e scacciarli senza pietà. Con il colpo di stato pensa di poter riprendere il suo lavoro al Parlamento, ma rimane deluso, non c'è un governo democratico, il potere rimane in mano ai militari e lui non ha più alcuna influenza nella vita politica.
Alla fine della storia capisce quanto sia importante avere una famiglia unita e persone che ci vogliono bene e quanto sia stupido negare la libertà.

Clara ha poteri di chiaroveggenza
, da bambina previde la morte della sorella, e questo fatto traumatico la porta a passare nove anni senza parlare, per poi annunciare inaspettatamente il proprio matrimonio con Trueba.
Sembra un donna poco pratica, poco interessata all'organizzazione della casa, che lascia alla servitù, ma sempre dedita a sedute spiritiche e a incontri con persone sensitive.
Clara però si dimostra forte avendo il coraggio di ribellarsi al marito, troppo autoritario, e ad aiutare i poveri nei periodi di difficoltà economica.

Blanca è anche lei strana, come la zia Rosa ricamava figure di strani animali, così lei fa statuine improbabili, con incroci di animali inesistenti.
Il suo amore contrastato per Pedro durerà per tutta la sua vita facendola vivere un po' ritirata dal mondo, in povertà e senza molte passioni.

Alba è la donna più moderna della famiglia, cresciuta senza sapere chi era il vero padre ma prendendo come ideale lo zio Jaime, un dottore che si batte per l'eguaglianza e per dare una vita migliore ai meno abbienti.
Conoscendo Miguel abbraccerà gli ideali rivoluzionari e comunisti e sarà felicissima per la salita al potere del Presidente, che però porterà il Paese a una forte crisi economica facendo mancare i generi di prima necessità nei negozi. Con il denaro che le passa la famiglia riesce ad aiutare molte persone, ma il colpo di stato successivo la vede essere nelle liste dei dissidenti e subire atroci torture e violenze.

La casa degli spiriti: la recensione


Senza dubbio questo romanzo è una saga familiare molto avvincente, permeata di un poco di magia e spiritismo, che narra la storia del Cile del secolo scorso attraverso diversi punti di vista.
Ho trovato il romanzo un poco simile a Cent'anni di solitudine di Marquez nel modo di raccontare le vicende ma molto descrittivo per quanto riguarda i caratteri dei protagonisti.
Per quasi tutto il romanzo si parla della famiglia Del Valle-Trueba attraverso il racconto delle passioni che hanno vissuto i suoi componenti, ma traspare chiaramente la condizione in cui vivevano le persone in Cile, le loro aspirazioni politiche, il loro desiderio di maggiore libertà e ricchezza.
Purtroppo non sempre quando si ottiene una cosa tanto desiderata poi le cose vanno meglio, anzi per i più poveri le condizioni peggiorano. Meglio la crisi economica che il regime dittatoriale che prenderà il potere per diverso tempo e che instaurerà un regime di terrore e sospetto nel Paese.


Un po' di storia del Cile


Con le elezioni del 1970 Salvador Allende persegue una politica socialista che prevedeva la nazionalizzazione di grande imprese, come le miniere di rame, la riforma del sistema sanitario e agrario.
Le miniere appartenevano a compagnie statunitensi, che non furono molto contente di vedersi espropriare.
Il suo intento era di dare occupazione nelle imprese nazionalizzate e nei progetti di lavori pubblici e nel primo anno ci fu un calo dell'inflazione, un aumento del PIL e della crescita industriale, ma l'anno seguente l'inflazione raggiunse il 140% e la nascita del mercato nero dei generi alimentari portò a vederli sparire dai mercati.
La caduta del prezzo del rame, sola fonte dei esportazione del Paese, lo portò a una crisi profonda.
Il Presidente è accusato di atti anticostituzionali, di reprimere gli scioperi, di controllare i media, e con il colpo di stato militare dell'11 settembre 1973 il generale Pinochet, secondo molti col benestare degli USA che non vedevano di buon occhi un governo filo-comunista, assalta la residenza del premier che morirà durante gli scontri.

La storia nel romanzo


La storia politica viene ricostruita nel racconto, seppure un poco romanzata, e il presunto suicidio del Presidente viene raccontato come omicidio, come quello del suo medico personale.
Le vicende successive sono passate alla storia come crimine contro l'umanità, le atrocità compiute dai militari, che poi erano persone sadiche e desiderose di vendetta, sono inenarrabili. Nel racconto sono descritte solo in parte, ma varie volte ho ascoltato i racconti fatti dai veri protagonisti, sia vittime che carnefici, e non è concepibile che una persona possa compiere tali atrocità su un altro essere umano.
Anche se l'economia del Cile andava male il colpo di stato era solo un preteso per prendere il potere senza regolari elezioni, non si spiega come dopo pochi giorni le merci siano poi ritornate in vendita nei mercati a prezzi più bassi.

Titolo: La casa degli spiriti (La casa de los espíritus)
Autore: Isabel Allende
Anno: 1982
Editore: Feltrinelli
Pagine: 364

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