22 maggio 2019

Lettera a un bambino mai nato della Fallaci

Fin dalle prime pagine  sono stata catturata dal linguaggio semplice e le meditazioni sul nascere o meno, sull'importanza della vita che traspaiono da Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci.

Il libro è una sorta di monologo di una donna che parla al figlio che porta in grembo della difficoltà di essere donna, della vita, dell’amore, del domani cercando lei stessa delle risposte a molti quesiti esistenziali.
Scritto a metà degli anni '70 fa vedere le difficoltà di una donna single, all'epoca poteva essere uno scandalo, che deve districarsi tra impegni lavorativi, una difficile gravidanza e la decisione di avere o meno un figlio.

Lettera a un bambino mai nato della Fallaci


Lettere a un bambino mai nato


Nel breve romanzo Lettere a un bambino mai nato incontriamo altri personaggi di contorno che sono legati per diversi motivi a lei: il padre del bambino, la sua amica, i suoi genitori, il suo datore di lavoro, il suo dottore ma tutti sono in secondo piano rispetto al rapporto madre/figlio.

La donna parla al figlio soprattutto delle difficoltà del vivere, della mancanza di libertà che tutti viviamo perché costretti sempre ad un certo comportamento e a rispettare le abitudini, della differenza tra nascere uomo o donna, del significato della vita.
Dapprima lei si chiede se sia giusto mettere al mondo un figlio in questo mondo, in cui comunque da sempre si è sperato in un “domani” migliore ma il mondo cambia e resta come prima.

Tutti la vogliono spingere a liberarsene perché sarà un ostacolo per la sua vita di donna in carriera ma lei è testarda e continuamente pensa a come stia crescendo il suo bambino, a come si stiano formando i suoi organi, settimana dopo settimana. Lei però continua la sua vita di sempre perché non trova giusto sacrificare la propria vita per quella del figlio, entrambi sono degni di vivere.

Il libro mi è piaciuto molto sia per l’originalità dello stile narrativo che per le riflessioni che ci spinge a fare l’autrice sulla vita, la morte, la libertà, la schiavitù, l’essere donna, l’amore.

Non trovo tutte le conclusioni giuste ma molto interessanti gli argomenti che porta in rilievo per trattare queste tematiche che da sempre sono oggetto di riflessione.
Sempre attuale il dilemma della donna, sul momento giusto per diventare madre e sulle difficoltà che incontra in un mondo dove l’uomo rimane un privilegiato per molti aspetti.
Concordo pienamente con la frase scritta dall'autrice:
La mamma non è colei che ti porta in grembo, è colei che ti cresce
Il libro può essere considerato anche una sorta di romanzo autobiografico perché la stessa Fallaci visse questi dilemmi e alla fine non ebbe il figlio dal suo grande amore.

Titolo: Lettera a un bambino mai nato
Autore: Oriana Fallaci
Anno: 1975
Editore: Rizzoli
Pagine: 145


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