30 novembre 2018

Veronika decide di morire: la scelta più facile

Dopo aver letto L'alchimista ho cercato altre opere di Paulo Coelho, affascinata dal suo modo di scrivere, e così mi è capitato tra le mani Veronika decide di morire.

Nella storia di questo romanzo l'autore riversa la sua personale esperienza vissuta nei tre anni che trascorse in un ospedale psichiatrico, dove venne rinchiuso solo perché considerato diverso.

Veronika decide di morire: la scelta più facile


Veronika decide di morire o forse di vivere


L'11 novembre 1997 Veronika, una giovane ragazza slovena, decide di porre fine alla sua vita ingerendo quattro confezioni di sonniferi, la sua è la scelta più facile.
Ha scelto questo modo di morire perché le sembra quello che eviterà ulteriori sofferenze alla sua famiglia, buttandosi dalla finestra rimarrebbe sfigurata e la madre sarebbe costretta a riconoscere il corpo e dovrebbe vivere con quel ricordo.

Veronika è stanca di vivere perché la sua vita scorre monotona e sente di andare incontro a ulteriori sofferenze, si sente inutile di fronte agli avvenimenti che accadono nel mondo.
Qualcuno la trova prima che sia troppo tardi, così viene ricoverata nella clinica di Villete, dove incontra molte persone ricoverate perché malate oppure fatte rinchiudere dalla famiglia.
Nonostante sia stata salvata in tempo Veronika è sempre decisa a farla finita, pensa alla vita che l'aspetterebbe, al ritorno alla sua camera in affitto, al suo lavoro, all'incontro con il futuro marito, alla vita di coppia, ai figli, ai tradimenti del marito e pensa che deve uccidersi finché ne ha la possibilità.

Quando il dottore le dice che i farmaci da lei presi hanno causato danni irreparabili al cuore e che entro una settimana morirà, qualcosa cambia dentro di lei.
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere
Nell'ospedale psichiatrico viene a contatto con una realtà variegata, Ci sono Zedka, sofferente di depressione, Mari, avvocato di successo in preda a crisi di panico e di conseguenza abbandonata dal marito e dal suo studio, Eduard, schizofrenico.
Molti di loro sono guariti ma preferiscono vivere lì perché si sentono al sicuro, si sentono normali nella loro diversità e non sarebbero capaci di affrontare la vita fuori.
E' grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. E' grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo, no ha creato una sola foglia identica a un'altra. Ma tu ritieni che l'essere diverso sia una follia, e perciò hai deciso di vivere a Villete. Perché qui, visto che tutti sono diversi, diventi uguale agli altri
Con l'arrivo di Veronika capiscono che dovrebbero ricominciare a vivere, commettendo gli errori che hanno sempre desiderato, comportandosi senza seguire le regole di buon comportamento, scoprendo i propri desideri, la propria vita, insomma vivendo correndo dei rischi.
Veronika trova in loro dei confidenti e riuscirà a tirare fuori la vera Veronika che è nascosta dentro di sé, che non ha inibizioni e che scopre i propri desideri più intimi sopiti a lungo.

Il romanzo si chiude con un finale inaspettato che penso sia la giusta conclusione per un'opera magnifica.
Da molto non leggevo un libro così bello, intenso, che scava l'animo umano, che descrive i desideri, le paure, la follia delle persone.

I personaggi di Veronika decide di morire sono bellissimi nella loro diversità, non sono capiti dalla loro famiglia, sono considerati diversi, folli, perché non seguono le regole della società.

Emblematico il caso di Eduard, figlio di un diplomatico, che vorrebbe esprimersi attraverso la pittura, ma viene ostacolato dalla famiglia finché non ha una crisi e viene rinchiuso.
Proprio sulla copertina del romanzo è riprodotto il dipinto La notte stellata di Van Gogh, che con il suo stile inconfondibile è l'espressione della follia di un artista.

La storia di Veronika potrebbe essere quella di molte persone, stanche della monotonia, che non hanno il coraggio di cambiare, di rinnovare la propria vita e pensano che il suicidio sia la soluzione più semplice e facile.

La lotta quotidiana per cercare di avere una vita migliore è il giusto modo di superare le crisi che tutti abbiamo nei momenti di sconforto.

Leggendo le pagine di questo romanzo mi sono ritrovata in molte considerazioni di Veronika, in alcuni momenti della mia vita l'idea di farla finita era un pensiero incessante, ma un giorno ho desiderato vivere e tutta la mia vita è cambiata.

Da quel momento non ci ho più pensato, cerco di trovare il coraggio di prendere decisioni importanti per spazzare via la monotonia quotidiana e VIVERE, e non certo quella di fare la scelta più facile e rinunciare.

Non posso che consigliare la lettura di questo romanzo, che lascia qualcosa di sé in chi lo legge e che ci spinge a essere folli.
Ma folle chi è? Chi non vuole essere uguale agli altri o chi continua a rimanere uguale?

Titolo: Veronika decide di morire (Veronika decide morrer)
Autore: Paulo Coelho
Anno: 1998
Editore: Bompiani
Pagine: 164

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