28 novembre 2018

Il ritratto di Dorian Gray e i suoi aforismi

Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde è un classico della letteratura che mi è piaciuto per l'ambientazione e per gli aforismi.

La figura che possiamo accostare all'autore, in questo romanzo, è quella di Sir Henry Wotton, un dandy dai gusti raffinati e dalle battute sarcastiche e ironiche. Infatti, l'autore irlandese di nascita, conquistò Londra con le sue opere e la sua raffinatezza e la scandalizzò col suo comportamento anticonformista.

Il ritratto di Dorian Gray e i suoi aforismi


Il ritratto di Dorian Gray: la trama


La storia inizia nello studio del pittore Basil Hallward dove si trova Sir Henry Wotton in visita quando arriva Dorian Gray, un giovane dalla bellezza straordinaria.
Basil ha fatto del giovane la sua musa ispiratrice, il suo modello tramite il quale esprime un'arte meravigliosa.
Anche Wotton rimane folgorato dalla bellezza del giovane, timido e non ancora conscio del suo aspetto divino. Egli pensa che dietro una cosa squisita ci sia sempre qualcosa di tragico, infatti il giovane proviene da una famiglia che ha avuto molti lutti.
Vede in lui qualcosa di stupendo o meglio qualcosa che possa essere plasmato in un tipo stupendo e inizia con lui una conversazione costruttiva sulla bellezza e sulla ricerca di nuove sensazioni.
In quell'occasione Basil dipinge il più bel ritratto che abbia mai fatto, un quadro meraviglioso che ritrae Dorian nell'età più bella e che lo ricorderà in quel momento.
Il ragazzo vorrebbe che fosse il quadro a invecchiare e lui a restare giovane e lo esprime con queste parole:
sono geloso di tutto ciò la cui bellezza non muore, sono geloso del mio ritratto che mi hai fatto perché lui può conservare ciò che io devo perdere oh se fosse il contrario, se il quadro potesse mutare e dio restare sempre quello che sono adesso!
Sembra una cosa da poco ma, se si realizzasse davvero, Dorian sarebbe poi felice?
Dorian s'innamora della giovane attrice di teatro Sibyl, solo diciassettenne, ma la loro storia finisce tragicamente perché, nel momento in cui lui si dichiara, lei libera la propria anima e non può più fingere sul palco. Così lui perde interesse per lei, che adorava perché impersonava eroine innamorate e faceva rivivere ogni sera i grandi drammi del teatro in maniera sublime.
Ti amavo perché avevi genio, intelligenza, recitavi grandi drammi, davi sostanza all'immaginazione
Arrivato a casa dopo aver lasciato la giovane Dorian sembra scorgere sul dipinto un leggero mutamento dell'espressione, all'inizio pensa che sia la sua immaginazione, ma poi capisce che il ritratto veramente è mutato rivelando uno sguardo feroce.
Da quel momento il ritratto diventa lo specchio della sua anima, tutte le azioni che compie si mostrano nel quadro, mentre lui conserva un aspetto giovane e sembra non invecchiare mai.
Così passano gli anni, la vita del giovane scorre negli agi dati dalla sua classe sociale, tra feste, ricevimenti, viaggi ma Dorian ha anche un lato oscuro, trascorre molto tempo nei quartieri malfamati della città a fare non si sa bene cosa.
Solo Basil, quello che per primo ne ha scoperto la bellezza e il fascino, cerca di fargli capire che la sua vita dissoluta non passa inosservata tra la gente, che alcuni cercano di evitarlo e vorrebbe fargli capire che non tutto gli è permesso.
Ma si accorge che non è più il giovane di un tempo, ora parla come se non avesse cuore e prova pietà per lui.

Non proseguo oltre con la trama per non rovinare la lettura di un classico della letteratura inglese che descrive la società inglese dell'epoca immorale e ipocrita, da come si deduce dalle considerazioni dei protagonisti.

Il ritratto di Dorian Gray: la recensione


Dorian è un giovane inesperto che viene plasmato da Wotton e trasformato in un uomo raffinato, che ama le belle cose, ha gusti raffinati, ma è dedito al vizio e pensa che tutto gli sia dovuto. Conscio che la vita deve comprendere azione ed esperienza, non si fa mancare nulla arrivando a considerare il male un mezzo con cui poter realizzare la sua concezione della bellezza.
Nella sua vita attraversa varie passioni, dalla religione, alla musica ai gioielli. La gente lo ama anche se non ha mai scolpito una statua, dipinto un quadro, creato nulla perché la sua arte è la vita.
Ignora i mutamenti del ritratto che rivelano come la sua anima sia brutta, invecchiata e degenerata mentre lui è sempre giovane e bellissimo, infatti il quadro da tempo è chiuso a chiave in una stanza in cui nessuno entra.
Il giorno che si decide a entrarvi si spaventa nel vederlo, inizia a provare rimorso per le sue cattive azioni e a non trovare più pace.
I personaggi del libro rappresentano la società inglese del tempo e Wilde attraverso la voce di Wotton dice una serie di aforismi che sintetizzano il suo pensiero, da non perdere anche la prefazione scritta dall'autore.
Riporto i migliori:
La bellezza è la meraviglia delle meraviglie, solo le persone superficiale non giudicano dalle apparenze
Queste frasi sintetizzano quello che pensa Wotton, un uomo vissuto nei piaceri, che ha sempre tradito la propria moglie e che non ha peli sulla lingua.
Le uniche cose che non si rimpiangono sono i propri errori
Senza dubbio è un tipo interessante che ravviva le feste e i ricevimenti mondani con le sue battute e le sue frasi a effetto, che possono essere condivise e che rimangono attuali ancora oggi.
Gli uomini si sposano perché sono stanchi, le donne perché son curiose
Le persone che amano una sola volta sono superficiali ciò che chiamano fedeltà e lealtà sono il letargo dell'abitudine e la loro mancanza di fantasia
Quando si è innamorati si comincia sempre con l'ingannare se stessi e si finisce con l'ingannare gli altri
Ho trovato la lettura del romanzo interessante ma piuttosto impegnativa, senza dubbio non è una lettura facile perché la narrazione comprende molti parti nelle quali i protagonisti hanno scambi di pensieri profondi e filosofici.
Due generi di persone affascinanti quelle che sanno tutto e quelle che non sanno niente
Nel libro non c'è molta azione, i dialoghi tra i vari personaggi richiedono concentrazione per non perdere il significato delle loro parole nel contesto del romanzo.
Senza dubbio è un classico che bisogna leggere, ma le parti migliori sono sintetizzate negli aforismi, sparsi tra le pagine, che ci rivelano il pensiero dell'autore e la sua spregiudicatezza che lo hanno portato alla rovina.

Titolo: Il ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray)
Autore: Oscar Wilde
Anno: 1890
Editore: Feltrinelli
Pagine: 261

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