26 ottobre 2018

L'insostenibile leggerezza dell'essere di Kundera

L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera è un'opera in parte filosofica e in parte storica, che al suo interno narra una storia d'amore tra due persone.

Ho trovato estremamente interessanti i ragionamenti dell'autore e concordo con lui sul fatto che viviamo una sola volta, non ci possono essere termini di paragone con altre vite, e ogni nostra scelta deve fatta col cuore, col cervello e con un pizzico di audacia.

Ritorna anche qui la tematica del carpe diem, del saper cogliere le occasioni quando si presentano.

L'insostenibile leggerezza dell'essere di Kundera


L'insostenibile leggerezza dell'essere: la trama con spoiler



I protagonisti de L'insostenibile leggerezza dell'essere sono Tomas e Tereza che si conoscono per una concomitanza di casi fortuiti. Quando lei si presenta a casa sua con una pesante valigia lui non trova il coraggio di cacciarla. Per la prima volta sente di aver trovato una donna che vorrebbe vicino nel momento della morte.

Tomas però mantiene le sue amicizie con altre donne, tra le quali la pittrice Sabina, suscitando le gelosie di Tereza, eternamente alla ricerca della propria anima nell'immagine riflessa da uno specchio.

L'amicizia erotica con il maggior numero possibile di donne è la formula ideale di Tomas che trova in Tereza una donna indifesa da accudire come fosse un bambino e per la quale scopre di provare un sentimento nuovo.
Per la prima volta sente il desiderio di dormire assieme a una donna, forse manifestazione del vero amore, non del solo desiderio fisico.

Tomas insegue le donne non per il piacere fisico ma per il desiderio di impadronirsi del mondo, come un collezionista di curiosità.

Sabina è la sua migliore amica erotica che come lui pensa sia meglio fare l'amore e rimanere liberi, indipendenti e senza impegni, che avere una relazione esclusiva e unica.

Sabina arriva addirittura a sfuggire all'amante Franz, che la vede come una donna vera, quando trova il coraggio di lasciare la moglie, perché spaventata dalle conseguenze, lasciandogli come ricordo un intenso atto d'amore.

Con l'occupazione sovietica Tomas e Tereza si trasferiscono in Svizzera ma la donna torna nuovamente in patria perché non si sente amata abbastanza da lui che comunque la raggiunge.
La situazione a Praga è mutata, persino le strade nei piccoli paesi non hanno più i loro vecchi nomi, ma quelli presi in prestito dalla geografia e dalla storia russa.

Con l'occupazione sovietica di Praga sono costretti a cambiare lavoro e si sentono costantemente spiati, nei movimenti, nelle amicizie e sul lavoro.

Tereza, deve lasciare il suo lavoro di fotografa, che le aveva dato molte soddisfazioni in passato, per fare la cameriera e rinunciare così alla carriera alla quale teneva molto.

Tomas, famoso chirurgo, deve lasciare l'ospedale per diventare medico condotto in periferia e poi persino lavavetri perché colpevole di aver scritto un articolo poco gradito al regime.

Tomas continua le sue amicizie erotiche tornando a casa con l'odore del sesso tra i capelli e Tereza trova una piccola vendetta nel darsi a uno sconosciuto, forse una spia o forse solo un uomo in cerca di avventure.

L'insostenibile leggerezza dell'essere: la recensione


Se la nostra vita fosse facile e leggera, se nessuna cosa fosse destinata a ripetersi all'infinito, la nostra vita sarebbe un'insostenibile, insopportabile, leggerezza dell'essere.
Così dice Milan Kundera. Invece spesso siamo oppressi dai doveri e dalle responsabilità e la vita diventa incredibilmente pesante e oppressiva, come un regime che toglie la libertà.

La nostra vita è dominata da eventi fortuiti e coincidenze. Quante volte ci siamo soffermati a pensare a come sarebbero state le cose se avessimo fatto un'altra scelta, se avessimo svoltato l'angolo o non l'avessimo fatto, avremo potuto incontrare una persona che ci avrebbe cambiato la vita oppure non sarebbe cambiato nulla.

Questo meraviglioso romanzo è ricco di spunti di riflessione e ho trovato la prima parte molto bella perché parla del sentimento e del rapporto tra i due protagonisti giungendo alla conclusione che

solo un rapporto sentimentale nel quale un partner non ha pretese sulla vita e la libertà dell'altro può portare alla felicità di entrambi.

Giudizio espresso dal protagonista, alias l'autore stesso, col quale concordo pienamente. In amore non bisogna cercare di annullarsi e di pretendere troppo e lasciare la giusta libertà all'altro è una cosa giustissima. Per mia esperienza personale però posso dire che a volte troppa libertà allontana, ci vuole anche un pizzico di sana gelosia, di vita quotidiana condivisa e di dialogo costante, mai tacere i propri pensieri per evitare incomprensioni che portano all'allontanamento.

Nella seconda parte viene visto il rapporto d'amore alla luce degli avvenimenti politici nei quali vivevano i protagonisti e alcune pagine risultano un po' noiose, ma ci fanno capire il clima dell'epoca, i sentimenti della gente che vorrebbe ribellarsi ma ha paura delle conseguenze.

Nell'epilogo confesso di essermi commossa. Vedere l'amore di Tereza e Tomas per il loro cane morente è stato come vedere una metafora del loro amore, il cane è stato capace di dar loro amore senza pretendere nulla in cambio, quello stesso amore che provavano l'uno per l'altro senza avere il coraggio di confessarlo.
Tereza è vissuta amando un uomo che pensava non l'amasse, lui stesso sino alla fine non capisce quanto amore prova per questa donna, ma riesce però a manifestarlo in campagna quando trovano la tanto desiderata felicità.

L'autore Kundera


Milan Kundera è un poeta, saggista e romanziere nato nella Repubblica ceca nel 1929.
Dopo aver studiato filosofia e musica a Praga si laurea alla Facoltà di Arti Cinematografiche AMU dove in seguito terrà corsi di letteratura.
Nel 1948, ancora studente, si iscrive al Partito comunista ma ne viene espulso nel 1950 per divergenze d'opinione. Partecipa al movimento della Primavera di Praga e per questo viene licenziato e gli viene tolta la cittadinanza cecoslovacca.
Si rifugia così in Francia, dove vive tuttora con la moglie, insegnando all'Università di Parigi.


Titolo: L'insostenibile leggerezza dell'essere (Nesnesitelná lehkost bytí)
Autore: Milan Kundera
Anno: 1984
Editore: Adelphi
Pagine: 318

3 commenti:

  1. Ho provato a leggerlo a diciott'anni, un'età difficile, di poca pazienza, così che il libro mi ha spazientita abbastanza presto, non so perché. Di sicuro non l'ho affrontato con il giusto spirito di apertura. Ora ho ancora più voglia di riprovarci!

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  2. E' il mio romanzo preferito.
    Di nuovo complimenti!
    Andrea Carrozzo

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    1. Un bellissimo romanzo, grazie per la lettura delle mia recensione

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