L'Acchiappasogni di Stephen King è un romanzo che non perde tempo: trascina subito il lettore nel vortice degli eventi. Scritto in soli sei mesi, porta con sé anche un frammento di vita dell'autore: come uno dei protagonisti, Jonesy, infatti, King rimase coinvolto in un grave incidente automobilistico, esperienza che segna la scrittura del libro.
Nella postfazione, lo scrittore racconta anche un dettaglio curioso: la scelta del titolo fu influenzata dalla moglie, e quell'acchiappasogni evocato rimanda a un oggetto che sta a metà tra magia e protezione.
L'acchiappasogni: la recensione del romanzo di King
La storia del romanzo L'acchiappasogni si svolge sulle montagne del Maine, vicino alla città di Derry, terreno ben noto ai fan dell'autore che hanno letto It. Quattro amici – Henry, Beaver, Jonesy e Pete – si ritrovano per la consueta battuta di caccia autunnale in una baita isolata, "Hole in the Wall". Quello che dovrebbe essere un weekend di cameratismo e di caccia ai cervi, si trasforma presto in un incubo quando strani fenomeni biologici e presenze inquietanti iniziano a farsi strada nei boschi.
Il cuore della vicenda, però, affonda le radici nel passato: anni prima, i quattro avevano salvato un ragazzo speciale, Duddits, vittima di bullismo. Quel gesto non solo li ha legati per sempre, ma ha anche donato loro capacità particolari, una sorta di telepatia che tornerà a essere determinante.
Tra infezioni misteriose, creature ripugnanti e il perfido colonnello Kurtz ossessionato dal contenere la minaccia con ogni mezzo, il romanzo mescola horror e fantascienza. A complicare il tutto, Jonesy viene preso in ostaggio da Mr. Gray, un'entità aliena che sembra voler sfruttarlo per i suoi piani.
L'Acchiappasogni di Stephen King è uno di quei romanzi che da anni aspettavano di essere letti sul mio Kindle;o su Amazon si può trovare si in edizione in cartacea che digitale.
Il libro sorprende per la capacità dell'autore di unire generi diversi: dall'horror con scene quasi splatter, alla fantascienza più pura, fino alla tematica dell'amicizia che resiste nonostante tutto.
La vera forza del romanzo, a mio avviso, non proprio i rapporti umani. King, ancora una volta, ricorda che il male si combatte solo insieme, e che i legami nati nell'infanzia sono indistruttibili anche di fronte a terribili eventi Il personaggio di Duddits, fragile (ha la sindrome di Down) e potente allo stesso tempo, è il cuore emotivo del libro.
I quattro amici hanno conosciuto Douglas Cavell, Duddits, molti anni prima salvandolo da dei bulli e da allora sono diventati più che amici.
Non sappiamo quali saranno i giorni che cambieranno la nostra vita.
Il finale non chiarisce ogni aspetto della vicenda, come sottolineano anche i sopravvissuti. Parlo di "sopravvissuti" perché non tutti gli amici riescono a uscirne vivi.
La trama si arricchisce con la minaccia aliena: una navicella atterra e nel bosco si diffonde una patina rossa, chiamata byrus, che non attecchisce al freddo.
Ancora più inquietante è il byrum: uomini o animali possono diventare incubatori di una creatura aliena — la cosiddetta "donnola di merda"— che cresce dentro di loro e poi fuoriesce per deporre uova e diffondere la specie.
C'è poi Mr. Gray, una figura umanoide grigia con tre dita e occhi neri. Per buona parte del romanzo vive in simbiosi con Jonesy, come un alter ego che divide con lui corpo e coscienza.
Ma non sono solo gli alieni a rappresentare il male: Kurtz, a capo dell'operazione militare, decide di eliminare tutti i presenti — compresi i suoi sottoposti — per evitare la diffusione del virus. Sadico e inflessibile, non accetta confronti, tanto che il suo vice Owen Underhill sceglie di ribellarsi e cercare una via meno cruenta.
Viene descritto molto bene come la gente creda a quello che viene detto dai mass media:
la gente crede a quel che le fa comodo credere
Un nota curiosa: King ha scritto il romanzo con la stilografica Waterman che, a sua detta, ha permesso che ritrovasse un rapporto con l linguaggio che non provava da anni e che è non lo ha tradito nelle notti di blackout elettrici.
Dal romanzo è stato tratto un film, che però non ha riscosso grande successo: d'altronde non è semplice tradurre in immagini le atmosfere angoscianti e la complessità della trama.
Titolo: L'acchiappasogni ((Dreamcatcher)
Autore: Stephen King
Anno: 2001
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 692
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