9 luglio 2021

Saltatempo di Stefano Benni

Saltatempo di Stefano Benni è un romanzo ambientato negli anni '60 in un paese della provincia e con elementi autobiografici.

Si può considerare un libro di denuncia scritto con uno stile irriverente, magari per sdrammatizzare alcune cose davvero tristi.


Saltatempo di Stefano Benni


Saltatempo di Stefano Benni

Il protagonista è Lupetto un ragazzino che nel bosco incontra uno gnomo e persino Dio, il quale gli regala un orobiologio che gli permette di vedere il futuro, cosa che a volte può essere molto brutta.

Egli è soprannominato Saltatempo proprio perché vede ciò che accadrà.

Un giorno deve lasciare la casa dove vive col padre falegname perché sulla collina deve passare l'autostrada, che a detta del sindaco Fefelli porterà prosperità a tutto il paese. In realtà quelli che si arricchiranno saranno i soliti, ovvero il sindaco e alcuni imprenditori senza scrupoli che cementificheranno la collina per costruire villette, nonostante sia palese il rischio di dissesto idrogeologico.

Intanto Saltatempo cresce e va a scuola in città dove vive i primi amori con la sua amata Selene. Entra in contatto con un gruppo di studenti negli anni della contestazione studentesca di fine anni '60.

Quello che molti avevano presagito si avvererà ma i potenti usciranno sempre indenni, nonostante le denunce.

Fin dall'inizio il libro non ha suscitato il mio interesse, nonostante le molte tematiche trattate, per il suo stile surreale e la semiserietà con cui tante cose vengono narrate.

Consiglio la lettura perché racconta uno spaccato di vita del nostro paese nell'epoca in cui il boom economico ha portato il progresso rappresentato dai collegamenti veloci resi possibili dalle autostrade, dall'ingresso delle TV nelle case, dall'inizio dei viaggi di piacere per la nostra penisola e all'estero. Come si vede non tutto è stato positivo perché ha portato la cementificazione che ha causato gravi danni ambientali, aggravati dallo spopolamento delle zone rurali e montane.

Nel libro Saltatempo si parla molto di speculazione perché i potenti, ovvero politici e imprenditori, hanno guardato solo alle proprie tasche senza curarsi di ciò che poteva accadere. Non sono stati i soli a portare danni perché diversi commercianti, praticando l'usura, hanno ridotto sul lastrico delle famiglie così come il traffico di droga ha portato via molti giovani che non sono riusciti a venirne fuori.

L'accusa che l'autore porta avanti è molto forte e fa capire come le cose dopo molti decenni non siano cambiate. Ancora oggi i soliti potenti si arricchiscono sempre più alle spalle di molte persone e, cosa più grave, continuando a provocare danni all'ambiente.

Nel libro si vede un tentativo di denuncia ma tutto viene messo a tacere perché i vari organi preposti alla vigilanza sono collusi e si scambiano favoritismi.

Ben diverso dai romanzi di Sciascia, sempre ambientati in quegli anni.

Titolo: Saltatempo
Autore: Stefano Benni
Anno: 2001
Editore: Feltrinelli
Pagine: 274

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