12 giugno 2020

Splendore: l'amore visto dalla parte di un uomo

La copertina rosa e la sovracopertina giallo-rosa con l'immagine di un uomo in acqua evocano proprio il tema di Splendore: l'amore visto dalla parte di un uomo.

Ho letto in pochissimi giorni questo romanzo di poco più di 300 pagine perchè la Mazzantini scrive in maniera molto piacevole e le sue storie sono ricche di sentimenti e passioni. Non nego che mi siano scese alcune lacrime.

Splendore: l'amore visto dalla parte di un uomo


Splendore: la recensione


Il protagonista e voce narrante della storia raccontata in Splendore è Guido che inizia parlando della sua infanzia in un lussuoso appartamento romano nel quale praticamente rimaneva tutto il giorno solo, assieme alla tata.
Lui ammirava la madre Georgette ma la vedeva troppo poco, il padre era sempre al lavoro nello studio medico mentre vedeva più spesso lo zio materno Zeno, un critico d'arte che abitava nell'attico.
Costantino è suo coetaneo ma, essendo il figlio del portiere, cresce con una certa riverenza nei confronti delle persone più benestanti.

Guido e Costantino si ritrovano nella stessa classe al liceo e iniziano a conoscersi, così tra i due nasce l'amore.
La vita però divide i due.

Guido parte per Londra e finisce per sposare Izumi e crescere la figlia di lei, Leni.
Costantino si sposa e ha due figli.

Guido approfondisce le sue conoscenze in storia dell'arte e trova lavoro come professore in un college inglese, mentre Costantino apre un suo ristorante.
L'amore ritorna e i due non possono negare di essere attratti l'uno dall'altro.
La vita a volte dà a volte toglie.

Mi aspettavo una storia molto più sdolcinata che parlasse soprattutto dell'amore tra due uomini, invece ho trovato la storia di crescita interiore di un uomo. Guido è quello che vediamo dapprima negare la sua sessualità, poi gettarsi in un amore che crede ricambiato per poi andarsene, come a voler fuggire da se stesso.
Da bambino cresciuto nell'adorazione di una madre si trasforma in un adulto alla ricerca di un qualcosa che non trova nè nei squallidi locali gay londinesi nè nell'amore di qualche donna.
Guido è sempre alla ricerca di qualcosa e la sua tranquilla vita familiare con Izumi non gli fa dimenticare Costantino.

Nel racconto i pensieri di Guido sono eviscerati nel profondo mentre proprio Costantino appare misterioso e non si capisce, finchè non si arriva alla fine, se veramente lo ami e perchè in quel caso non abbia la forza di lasciare la famiglia e stare con l'amato.

Guido è quello che sembra soffrire maggiormente della situazione perchè conduce una doppia vita e deve mentire alla moglie e nel proseguo della storia dovrà vedersela coi suoi demoni interni.

La storia è molto realistica, a tratti brutale, ma non cade mai in descrizioni particolareggiate di atti sessuali che anzi vengono raccontati in maniera molto soft come espressione dell'amore di uno per l'altro.
Un romanzo abbastanza diverso dagli altri della Mazzantini che apprezzo molto dai tempi di Non ti muovere.

Lo splendore del titolo si riferisce alla vita che, secondo l'autrice, è un fascio di speranze perdute.
Una lettura che ho trovato molta ricca perchè fa riflettere sul rapporto che abbiamo con le persone a noi più vicine che possono deluderci o possono essere un punto fermo nelle nostre vite erranti.

Titolo: Splendore
Autore: Margaret Mazzantini
Anno: 2013
Editore: Mondadori
Pagine: 309

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