8 aprile 2020

La terza identità: un giallo psicologico

Grazie all'offerta della casa editrice Bertoni ho potuto scaricare gratuitamente diversi ebook dal loro catalogo scoprendo così nuovi autori come Selene Luise.
La terza identità è un giallo psicologico, un po' come lo era Follia, che appassiona ma che non mi ha convinta del tutto, nonostante la trama sia originale.
Certamente la lettura è piacevole e si vuole arrivare a scoprire la verità ma alcune cose sono forzate.

La terza identità: un giallo psicologico


La terza identità


Il giudice Clara Gladio, soprannominata Tritacarne, vive a Terrapira ma per indagare sulla scomparsa di una ragazza, avvenuta molti anni prima, si trasferisce nella parte degradata della città Terrapira out.

Clara ha sempre avuto incubo ricorrenti e ora ritrova la casa che le appare in sogno e devo affrontare il proprio passato.
Nel romanzo contemporaneamente viene raccontata la vita del giovane Dario che sta crescendo la piccola Alma da sola dopo che la madre è morta.
Cosa avranno in comune le due storie?

La trama è originale seppure alcuni fatti siano prevedibili come l'amore tra Clara e il carabiniere e amico Manu oppure su chi sia Alma, ora cresciuta, ma nel complesso è ben scritto e si legge con piacere tanto che l'ho terminato in pochi giorni.

La città, divisa in due parti, nella quale è ambientata la storia è inquietante. Da una parte sembrano vivere le persone per bene e dall'altra i delinquenti e i poveri ma non mi sembra che sia giusto fare un distinguo così netto.
Il nome scelto per la città non mi è piaciuto, mi ricorda quelli dei romanzi fantasy.
Che mondo sarebbe il nostro se vivessimo in quartieri così separati anche da barriere fisiche e mentali?
Le persone cambiano e soprattutto bambini cresciuti in famiglie disagiate possono diventare bravissime persone e riscattare così la loro condizione sociale.

Nonostante sia prevedibile mi è piaciuto ma mi ha lasciato un po' perplessa il racconto della fine degli incubi di Clara e di Dario, possibile che possano finire così in fretta?
Certo la storia di Dario è terribile perché ha subito violenze fin da piccolo e questo lo ha portato ad avere comportamenti autolesionistici che hanno minato la sua psiche.
Un'altra cosa che non mi ha convinto molto è l'assenza fisica del padre di Clara, sempre via per lavoro, mentre la madre sembra troppo oppressiva.

Possibile che l'integerrimo giudice in realtà abbia un'altra identità e si riveli vulnerabile e sentimentale? Tutto è possibile in un romanzo.

Consiglio la lettura e penso che vadano premiate queste case editrici che ancora credono in giovani scrittori che vogliono raccontare storie.


Titolo: La terza identità
Autore: Selene Luise
Anno: 2018
Editore: Bertoni Editore
Pagine: 335

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