3 luglio 2019

Come ridurre l'uso delle bottiglie di plastica

Io sono da sempre attenta all'ambiente e vorrei ridurre il più possibile i rifiuti domestici, perciò sto iniziando eliminando l'uso delle bottiglie di plastica.

Sino a qualche mese fa consumavo almeno una bottiglia da un litro e mezzo al giorno che, sommata ad altri contenitori in plastica, mi dava un volume settimanale di rifiuti enorme!

Avrei potuto bere l'acqua del rubinetto, da me è potabile, ma non è piena di calcare e la trovo troppo pensate.
Fortunato chi vede sgorgare dal rubinetto acqua poco dura e senza aggiunta di cloro, o altri disinfettanti, perché potrà berla tranquillamente.

Come ridurre l'uso delle bottiglie di plastica con caraffa filtrante


Comunque tutti abbiamo il problema di dove tenere l'acqua del rubinetto, almeno in estate.
La soluzione migliore sarebbero le bottiglie o caraffe di vetro, che ogni tanto vanno disinfettate, ma per portarla fuori casa, cosa si usa?

Mi pongo questo problema anche in viaggio perché vorrei non vorrei contribuire troppo all'inquinamento dei Paesi che visito, quelli più poveri sono spesso quelli dove non si può bere l'acqua del rubinetto.
In Nepal ero riuscita a non comprare acqua in bottiglia perché mi ero portata un thermos e aggiungevo qualche goccia di cloro.

Come sostituire le bottiglie di plastica


Qui a casa come fare per sostituire le bottiglie di plastica, così da ridurne l'uso?

Se, come dicevo, avete acqua buona che esce dal rubinetto si può pensare ad acquistare un thermos o una bottiglia in acciaio o alluminio per conservarla, eventualmente anche in frigorifero.

Se, invece, l'acqua non ha un sapore di vostro gradimento o proprio non si può bere, ad esempio sull'isola d'Elba non è potabile, diventa un problema.
Eppure sembra che non tutti si pongano questo problema e vedo tranquillamente comprare bottigliette e poi gettarle, persino nell'indifferenziato.
Così non solo si consuma plastica ma neppure si ricicla!

La lotta dell'Unione Europea alla plastica


Sicuramente saprete che dal 2030 in Europa sarà proibito utilizzare la plastica per produrre oggetti monouso, gli imballaggi dovranno essere riciclati e dovranno essere ridotte le microplastiche.
Non dobbiamo però aspettare l'applicazione della legge, dobbiamo fare da subito qualcosa noi!

In molti comuni sono state installate le case dell'acqua dove si può prelevarla a cifre minime, però anche qui è necessario andare con un proprio contenitore. L'acqua alla spina, naturale o frizzante, viene servita anche in molti ristoranti e mi sembra un'ottima cosa. In questo caso però dovrebbe avere un prezzo molto più basso di quella imbottigliata.

Come ridurre l'uso delle bottiglie in plastica: la caraffa filtrante


Avevo pensato a diverse soluzioni per rendere più gradevole l'acqua del rubinetto e alla fine la cosa più comoda è stata l'acquisto di una caraffa filtrante, anche se avrei optato per un sistema purificante a raggi infrarossi, più difficile però da realizzare.

Ho ancora dei dubbi sul fatto che possa essere considerata ecologica, perché non utilizzo più bottiglie di plastica ma ogni mese smaltisco nell'indifferenziato il filtro.
Sarà salutare, cosa c'è dentro ai filtri?

La caraffa filtra l'acqua togliendo metalli pesanti (alluminio, rame, nichel, piombo) e sali minerali, come magnesio e calcio, per cui la priva di sostanze utili al nostro organismo. Nel caso ci fosse il cloro viene trattenuto, così che l'acqua abbia un buon sapore.

I miei dubbi sono anche sulle sostanze all'interno del filtro, comunque la sto usando da diversi mesi e per ora sono soddisfatta.
La mia caraffa ha un filtro che va cambiato ogni mese oppure ogni 100 litri d'acqua filtrata, il display segnala quando è tempo di cambiarla. Ad ogni sostituzione si deve lavare bene la caraffa col sapone, per evitare formazione di batteri, e poi va tenuta in frigo.

Prima di berla deve trascorrere un'ora dal filtraggio.
Io la tengo in frigorifero e poi la travaso nella borraccia termica per averla sempre pronta da bere quando lavoro al pc.

Io sostituisco il filtro, abbastanza costoso, ogni mese ma se in famiglia si è in tanti o si utilizza quest'acqua filtrata anche per cucinare o fare il caffè va cambiata più di frequente.

Ridurre la plastica usando la borraccia


Avevo già un thermos ma da un litro e poco pratico da portare con sé, per cui ho acquistato una borraccia in acciaio da 500 ml, comoda da usare anche durante i trekking.

Anche qui la scelta è stata un po' difficile.
In giro trovavo bottiglie in plastica ma che non tengono l'acqua fresca e non penso siano adatte a conservare l'acqua a lungo, mai comunque al sole, visto che possono rilasciare sostanze nocive.

Online ho trovato un'ampia scelta di borracce tra quelle in acciaio e quelle in alluminio.
Alla fine ho optato per la Grsta da 500 ml in acciaio, senza BPA, che mantiene le bevande sia fredde sia calde per lungo tempo.
L'ho testata in viaggio proprio all'Elba e la uso a casa e al lavoro

borraccia termica Grsta per usarla ovunque

Ho scelto la borraccia termica in acciaio perché più leggera rispetto a quella in alluminio e meno soggetta alla proliferazione di batteri e muffe.
In ogni caso va lavata periodicamente in tutte le sue parti, compresa la cannuccia interna utile per bere senza togliere il tappo.
Mi è già caduta a terra diverse volte e si è solo graffiata, perciò per me è ottimale.

L'uso della borraccia andrebbe incentivato ma vedo troppe persone prendere le bottiglie di plastica dai distributori automatici, invece che portarsi la propria bottiglia da casa.

Dobbiamo fare di più per ridurre l'uso delle bottiglie di plastica adottando soluzioni più ecologiche, per noi e per l'ambiente che dovremo preservare.

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