19 aprile 2019

Vita di Pi: un viaggio avventuroso metafora della vita

Al cinema ho visto Vita di Pi e sono rimasta affascinata da questa storia che lascia ampio spazio all'immaginazione. Saputo che era tratto dall'omonimo romanzo di Martel ho preso in prestito in biblioteca questo libro.

Devo dire che la trasposizione cinematografica è abbastanza fedele al libro che comunque risulta molto più lungo e ricco di particolari sul viaggio avventuroso.
Sicuramente è più bello e fa vedere la storia con occhi diversi facendo capire come sia una metafora sulla vita.

Via di Pi: un viaggio avventuroso metafora della vita


La Vita di Pi: la recensione


Il protagonista del romanzo Vita di Pi è il ragazzo indiano dall'insolito nome di Piscine Molitor Patel che, fin da piccolo, è preso in giro per il suo nome che decide di accorciare in Pi.
Il ragazzo è molto curioso e intelligente e si avvicina alla religione o meglio a diverse religioni che pratica contemporaneamente, anche se il padre non capisce come possa farlo.
Una di queste è il buddismo di cui avevo già parlato recensendo Siddharta.

La sua famiglia è proprietaria di uno zoo nella città di Pondicherry ma, quando arriva la crisi, il padre decide che sia meglio per loro trasferirsi in Canada e vendere gli animali.
Così si imbarcano su un mercantile giapponese che però farà naufragio.

Pi riesce a salvarsi su una scialuppa, con lui ci sono una zebra ferita a una zampa, un orango, una iena e l'animale più temuto dello zoo: una tigre del Bengala.
Dopo varie peripezie sulla scialuppa rimangono solo Pi e il meraviglioso felino di nome Richard Parker.

Avendo già visto il film sapevo come sarebbe andata la storia, comunque s'intuisce visto che è lo stesso Pi a raccontare a uno scrittore la sua storia per cui doveva per forza essere sopravvissuto.

La prima parte del romanzo racconta la vita di Pi in India e il suo rapporto con le religioni mentre la parte più corposa è la descrizione del viaggio sulla scialuppa dal Pacifico fino alle coste del Messico, durato 227 giorni.
Il viaggio pieno di insidie causate dagli animali che popolano i mari, dalla tigre, sempre pericolosa, dalle tempeste e dalla calura.

L'autore riesce molto bene a immaginare questo viaggio che porta uomo e animale a lottare per sopravvivere cibandosi di tutto ciò sia commestibile e bevendo l'acqua che riuscivano a raccogliere durante la pioggia o con i dissalatori.
Si vede proprio come, dopo la paura iniziale, i due trovino un tacito accordo di collaborazione perché l'uno è necessario all'altro per sopravvivere e Pi sa bene che da solo non ce la farebbe.

Il loro viaggio è una metafora sul cammino dell'uomo per la sopravvivenza e alla fine, quando il protagonista non viene creduto, e perciò racconta una storia differente si pensa di aver letto una finzione.

Trovo sia molto bello pensare che davvero qualcuno possa aver vissuto così tanto tempo in uno spazio ristretto con un predatore ma, secondo me, più che un atto di fede credere a tutto questo è qualcosa di magico e avventuroso.

Il racconto è molto bello e le parti che mi sono piaciute maggiormente sono quelle che parlano delle abitudine degli animali anche se non condivido il pensiero di Pi quando dice che gli animali vivano meglio in cattività piuttosto che in libertà.
Lui pensa che in cattività stiano bene perché non devono preoccuparsi di avere cibo a sufficienza o di sfuggire ai predatori ma essere liberi non è paragonabile a dover vivere rinchiusi!

Le altre parti molto belle sono quelle della trasformazione di Pi da vegetariano ad assassino perché deve procurarsi da mangiare pescando e rivela che l'uomo si abitua anche a uccidere. Perciò s'ingegna a pescare, a prendere pesci con le mani e ucciderli, a prendere tartarughe alle quali toglie la corazza, tutto ciò sotto gli occhi di Richard Parker che è una sorta di alter ego di Pi come se fosse la sua parte feroce e istintiva.

Un romanzo sicuramente avvincente e che si legge rimanendo affascinati da questa incredibile storia che racconta un viaggio avventuroso che si può considerare una metafora sulla vita.

Titolo: Vita di Pi (Life of Pi)
Autore: Yann Martel
Anno: 2001
Editore: Edizioni Piemme
Pagine: 334

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