22 febbraio 2019

Il giovane Holden: storia del disagio adolescenziale

Avevo tanto sentito elogiare Il giovane Holden di Salinger e perciò mi aspettavo un bel romanzo sul disagio adolescenziale, invece il racconto che non mi ha presa per nulla e, già dalle prime pagine, mi sono pentita di avere iniziato.

Il titolo originale The Catcher in the Rye prende spunto da una canzone scritta da Robert Burns, Comin' Through the Rye. Infatti, in un passo del romanzo il protagonista evoca un campo di segale rispondendo a una domanda delle sorella su cosa volesse fare da grande.
In ogni caso se non l'aveste già provato vi consiglio di assaggiare il rye whiskey, un distillato fatto con almeno il 51% di segale.

Il giovane Holden: storia del disagio adolescenziale


Il giovane Holden: la trama


Il romanzo racconta due giorni trascorsi dal giovane Holden Caulfield nella città di New York, i suoi pensieri e le sue riflessioni sulla vita.
Holden è stato cacciato per l'ennesima volta dalla scuola che frequenta per scarso rendimento ma, non volendo andare subito a casa dei genitori, si ferma in un albergo e cerca di contattare alcune persone con cui trascorrere il tempo, tra cui la sorellina.

All'inizio del libro vediamo i compagni di Holden attraverso gli occhi del protagonista che ne rivela tutti i difetti e nessun pregio, infatti non è mai riuscito a trovare un vero amico con cui avere interessi in comune.

Egli è deluso dalla vita, considera i rapporti sociali basati sulla falsità e neppure l'incontro con lo stimato professore Antolini riesce a scuoterlo dall'apatia che sembra provare.

Holden vorrebbe lasciare la scuola definitivamente, fuggire in un luogo appartato, fingere addirittura di essere sordomuto per non dover seguire le convenzioni sociali. Cerca di coinvolgere una ragazza nella sua fuga, ma lei capisce che la mente del ragazzo sta percorrendo una fantasia allucinate.

Sarà la sorella Phoebe, con il suo carattere forte e la sua capacità di capire il fratello, a farlo desistere dal suo desiderio di fuga dalla vita. Lei lo farà riflettere sui suoi desideri, che sembra però non averne visto che non riesce neppure a dire chi vorrebbe diventare o cosa gli piaccia!

L'unica persona che ricorda con affetto è il fratello Allie, morto prematuramente, sembra che nessun altro meriti la sua stima ma che tutti siano falsi.

Il giovane Holden: la mia recensione


Certo Holden non è l'esempio dell'adolescente perfetto con i suoi fallimenti scolastici, la sua vita allo sbando, la sua voglia di ubriacarsi il più possibile.

Due giorni da solo forse avrebbero meritato di essere trascorsi in maniera migliore, per uno che critica gli altri. Passarli con sconosciuti e prostitute, in locali e senza neppure divertirsi non è proprio il massimo!

Questo romanzo segue il filone della letteratura on the road americana, che descrive la ribellione della generazione degli anni '50, ma non l'ho trovato per nulla appassionante.
Per la verità non mi era piaciuto neppure il celebre Sulla Strada tanto osannato da molti.

Il linguaggio col quale è scritto è molto discorsivo e con termini a volte scurrili, proprio per far capire i pensieri del protagonista e il suo rifiuto delle convenzioni, la voglia di non lasciarsi influenzare.

Le idee di Holden però sono semplici e i suoi pensieri poco approfonditi. Salinger non scava a fondo nell'anima del giovane ma fa un ritratto sfuocato di un adolescente in crisi.
La sfiducia della gente che anima il giovane riceverà il colpo decisivo con l'ipocrisia del professor Antonini, stimato da lui per vari motivi. Infatti, manifesterà le sue tendenze omosessuali.

Il pensiero di Holden rispecchia quello di Salinger, uno scrittore anticonformista che critica la società americana dell'epoca con le sue ipocrisie e falsità.

L'autore: breve biografia


Jerome David Salinger è nato New York nel 1919 in una famiglia di commercianti ebrei.
Dopo aver frequentato l'Accademia Militare di Valley Forge inizia a scrivere i suoi primi racconti. Per un periodo lavora nell'azienda del padre, a Vienna, ma lascia l'Austria un mese prima dell'invasione nazista.
Nel 1942 viene arruolato e conosce Ernest Hemingway. Emtrato nel controspionaggio sarà tra i primi soldati a entrare in un campo di concentramento, liberato dagli Alleati, un'esperienza che lo segnerà molto.
Durante la guerra scrive storie per diverse riviste, tra cui The New Yorker.
Nel 1951 viene pubblicato The Catcher In The Rye che ottiene giudizi positivi ma anche negativi, soprattutto per il linguaggio inusuale e un po' scurrile.
Nel 1953 Salinger pubblica la raccolta Nove racconti, e inizia il suo graduale ritiro dalla vita pubblica, evitando i giornalisti e le loro interviste, che lo porterà a condurre una vita solitaria.

Titolo: Il giovane Holden (The Catcher in the Rye)
Autore: Jerome David Salinger
Editore: Einaudi
Anno: 1951
Pagine: 251

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