26 settembre 2018

I fiori blu: una storia strana di Queneau

I fiori blu di Queneau è una storia strana e strampalata che fu tradotta da Italo Calvino che ha cercato di rimanere fedele al testo originale con i suoi giochi di parole, le sue allusioni e doppi sensi.

Questo romanzo del 1965 mi aveva incuriosito proprio per questa ragione ma amando le storie lineari e con un senso non sono riuscita ad apprezzarlo se non per la ricerca stilistica e l'originalità che nella lingua originale sarà ancor più marcata.

I fiori blu: una storia strana di Queneau


I fiori blu di Quenau


I fiori blu ha per protagonisti il duca D'Auge e Cidrolin ma la storia non è lineare perché l'avventura del primo inizia nel 1264 quando reduce dall'ultima crociata si rifiuta di partecipare alla successiva e decide di andare, assieme allo scudiero e ai due cavalli parlanti, nella capitale francese a vedere la costruzione della cattedrale.
Successivamente il racconto si sposta avanti negli anni fin al 1439, epoca dei primi esperimenti di artiglieria e poi ancora al 1614, dove incontra un alchimista e quindi al 1789 durante la rivoluzione francese.

L'altro personaggio, Cidrolin, invece vive su una chiatta sulla Senna e ha come unica occupazione quella di verniciare la staccionata che ogni notte viene imbrattata con frasi oscene da uno sconosciuto.
I due finiscono per incontrarsi proprio nel 1964 e così le due storie parallele s'intrecciano lasciando dubbi su quale dei due sia reale o se entrambi lo siano.

Le storie dei due si svolgono in contemporanea ma in epoche diverse e nello stesso capitolo si passa da uno all'altro perché quando uno s'addormenta sogna l'altro nel passato o viceversa nel futuro.
Quindi non si capisce bene se il Duca sia un'invenzione onirica di Cidrolin oppure sia esistito davvero ma allora come ha fatto ad attraversare le varie epoche sempre uguale a se stesso e sempre coi suoi cavalli?

I due protagonisti amano le abbuffate di cibo, i liquori, i giochi di parole, ma sono caratterialmente opposti perché il duca è spinto dallo spirito d'avventura ed è una sorta di eroe medioevale mentre Cidrolin vive senza cercare emozioni ritirato nel suo barcone ancorato alla riva.


I fiori blu che danno il nome al romanzo aprono e chiudono la storia e sono una nota poetica in questa strampalata storia.
Sinceramente non mi è piaciuto questo romanzo, per fortuna non è troppo lungo, perché ho trovato il racconto poco avvincente e sconclusionato.

L'autore, Raymond Queneau (Le Havre, 21 febbraio 1903-Parigi, 25 ottobre 1976), è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo francese esponente dell'avanguardia letteraria e nelle sue opere ha ricercato nuove soluzioni stilistiche.

Non piacendomi comunque storie con trame improbabili e confusionarie ho trovato la ricerca stilistica buona e originale e consiglio la lettura solo a chi ama scoprire nuovi autori e stili originali, chi vuole trame lineari e storie che abbiano un senso può benissimo farne a meno.

Titolo: I fiori blu (Les fleurs bleues)
Autore: Raymond Queneau 
Editore: Einaudi
Anno: 1965
Pagine: 278

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