2 maggio 2018

La voce invisibile del vento di Clara Sánchez

Dopo aver letto il romanzo più famoso di Clara Sánchez volevo conoscere meglio questa autrice spagnola e perciò ho letto La voce invisibile del vento.

Il romanzo è stato scritto nel 2008 e perciò è precedente al suo best sellers. Pure questa volta il titolo mi pare poco rappresentativo della storia che nella versione originale è intitolata Presentimientos.
Il vento comunque c'è perché ogni tanto la protagonista sente come un'aria che la spinge a fare qualcosa ma leggendo solo il titolo mi sarei aspettata tutta un'altra storia.

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La voce invisibile del vento di Clara Sánchez


Il romanzo è ambientato nella cittadina balneare di Las Marinas dove arrivano per trascorrere le vacanze Félix, la moglie Julia e il figlio neonato.
Appena arrivati al residence la donna scopre di aver dimenticato il latte per il bimbo e perciò prende l'auto per andare a comprarlo ma non torna più.
Qui la storia prende una piega surreale perché la giovane disperata cerca ogni giorno di ritrovare l'appartamento ma tutti i residence sembrano uguali e non si ricorda il nome esatto del loro, per di più non ha documenti né soldi. La polizia non crede alla sua storia e lei passa le notti in auto.
In realtà la donna ha avuto un incidente, non è in coma ma in stato di sonno profondo.
Il marito e la madre, arrivata da Madrid, la vegliano stimolandola perché si risvegli.

Abbiamo bisogno di desiderare, amare e avere progetti per essere ricompensati. È uno dei meccanismi della sopravvivenza.

La storia è originale ma ho trovato molte cose ripetute troppo volte. Il girare infinito della donna sempre negli stessi posti e le stesse azioni compiute vari volte rendono alcuni punti troppo monotoni,
Mi è piaciuto che i sogni vengano rappresentati come una forma di vita alternativa con persone incontrate durante il giorno che diventano protagoniste.
Io sono la prima che ogni notte faccio sogni stranissimi mettendo assieme persone viste al giorno che fanno parte di ambienti diversi e che diventano parte di quella che sembra la mia vita reale.
Per fortuna poi mi sveglio ma deve essere terribile vivere una vita "finta" nella quale facciamo cose che non faremo mai nella nostra vita.

Si dice di solito che scegliamo le persone che ci circondano, ma non è vero, sono le circostanze a sceglierle.

Scopriamo a un certo punto che Julia aveva una vita insoddisfacente ma la reazione del marito mi è sembrata troppo pacata. Questo misterioso Marcus che incontra sempre chi è?
Per me è stata una sorpresa quando è stata svelata la sua identità perché la donna sembrava troppo legata alla sua famiglia.
Lui è un personaggio che proprio non mi è piaciuto, né nella versione onirica né nella versione reale, dove è anche peggio!

Sarei stata curiosa di sapere anche chi fosse il vecchietto ricoverato in ospedale perché era un personaggio molto strano. Certo qualcosa s'intuisce ma tutto il suo passato resta misterioso.

Ancora una volta questa famosa autrice spagnola mi ha deluso, ma magari ero io che mi aspettavo troppo.

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