L'impero dei lupi di Jean-Christophe Grangé è un thriller molto intrigante che non mi ha deluso, sebbene il finale non sia lieto visti i tanti omicidi che si susseguono.
Dal romanzo è stato tratto anche un film di Chris Nohan nel 2005 con riprese fatte in Turchia, nella stupenda Cappadocia, e a Parigi.
Il libro è diviso in dodici capitoli e inizia col raccontare cosa accade ad Anna Heymes, una giovane donna sposata con un funzionario del governo che lavora in un negozio di cioccolato.
L'impero dei lupi: la recensione
Anna, la protagonista del thriller L'impero dei lupi, a volte non riconosce i volti delle persone o li vede deformati. Per questa ragione viene presa dall'angoscia ma sembra riconoscere un cliente che invece dovrebbe esserle sconosciuto.
Il marito la fa visitare da un esperto che vorrebbe farle una biopsia ma la donna, sempre più preoccupata, cerca da sola di capire cosa le stia accadendo. Scopre una verità inimmaginabile: ha subito un intervento chirurgico che ha cambiato il suo volto!
Non sapendo più la sua vera identità scappa per ritrovare se stessa.
Nel frattempo, sempre a Parigi, Paul Nerteaux sta indagando su una serie di brutali omicidi di donne turche immigrate clandestine. Ottenendo poca collaborazione nel quartiere si affida a un poliziotto in pensione, Jean-Louis Schiffer, che conosce bene i turchi e sa come prenderli.
Su Schiffer si racconta che sia stato un bravo poliziotto ma che abbia anche commesso episodi di violenza e sia corrotto, ma Nerteaux ha bisogno di lui se vuole trovare l'assassino che tortura le vittime e le sfigura brutalmente.
I due ottengono il primo risultato: le schede delle tre donne con le loro fotografie. Incredibilmente provengono dalla stessa cittadina turca e si assomigliano, forse che l'assassino stia cercando una donna in particolare?
I due continuano a indagare ma la vicenda si fa complessa perché sembra che sia legata ai famigerati Lupi grigi, un gruppo di uomini ben addestrati. Una volta erano terroristi e ora sono passati al servizio di organizzazioni criminali.
Il romanzo di Grangé è molto avvincente e, sebbene abbia quasi 500 pagine, si legge assai rapidamente. Fino a metà non si capisce bene come le due storie siano collegate, in seguito diventa chiaro il legame. Diversamente dal solito i buoni non hanno la meglio perché la morte, questa volta, non guarda in faccia nessuno!
L'impero dei lupi non è il solito thriller/giallo nel quale dobbiamo scoprire l'assassino perché vengono affrontate molte tematiche. Troviamo molto ben descritti i laboratori di sartoria turchi che sembrano essere invisibili a tutti, seppure si sappia che esistono. Vediamo così come molti funzionari siano corrotti e come la criminalità turca abbia la meglio e continui a sfruttare le persone ridotte quasi alla schiavitù.
Il personaggio più subdolo è Schiffer, un poliziotto bravo e con molto intuito ma che si rivela estremamente violento e anche corrotto. Certo che senza di lui Nerteaux non avrebbe scoperto nulla ma, volendo concludere la vicenda a modo suo, finisce col soccombere.
Il personaggio di Anna è il più enigmatico perché da donna della borghesia francese si scopre essere una clandestina turca, eppure è istruita e non ha l'aspetto di una contadina. Anche se si scopre non essere proprio una brava persona facevo il tifo per lei, affinché trovasse pace e avesse una vita migliore lontano dai criminali e dalla violenza.
La Turchia che viene raccontata è ben diversa da quella dei romanzi di Pamuk.
Molti sono i personaggi odiosi, sia tra i francesi sia tra i turchi, infatti che siano funzionari rispettabili o capi di gang criminali i cattivi sono sempre tali!
Un bel libro che consiglio di leggere perché diverso dai soliti thriller.
Titolo: L'impero dei lupi (L'Empire des loups)
Autore: Jean-Christophe Grangé
Anno: 2003
Editore: Garzanti
Pagine: 495
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